Era il 7 Giugno 2020 quando, con un metodo simile, un prete che si era recato nell’istituto penitenziario di Carinola (Caserta) per celebrare la messa domenicale fu trovato con 9 cellulari nascosti nelle buste di sigarette e tabacco che voleva portare ai detenuti.
Stavolta, di nuovo nel carcere di Carinola, a tentare di far entrare i telefonini in cella è stato un dentista. Gli agenti tenevano da tempo sotto controllo il professionista, un dentista pugliese che stava curando un detenuto. Come è noto, infatti, i carcerati possono scegliere uno specialista di fiducia per le cure.
Ma questa volta gli agenti hanno chiesto al dentista di aprire la sua borsa. Il medico ha replicato dicendo che lì c’erano strumenti da lavoro che dovevano rimanere sterili, ma i poliziotti hanno insistito. E tra i “ferri” del mestiere la penitenziaria ha trovati dieci telefoni cellulari: cinque smartphone e altrettanti microtelefoni, completi di tutti gli accessori. L’uomo è stato denunciato alla Procura di Santa Maria Capua Vetere.