I disturbi alimentari sono da tempo un’emergenza sanitaria, con un impatto significativo soprattutto tra i giovani. Anoressia, bulimia nervosa e disturbo da alimentazione incontrollata hanno cause personali e sociali. All’inizio degli anni 2000, in Italia si contavano circa 300 mila persone affette da un disturbo della nutrizione e dell’alimentazione, mentre oggi, dall’ultima rilevazione del ministero della Salute, nel nostro paese ce ne sono oltre tre milioni. Tra gli adolescenti questa tendenza, peggiorata durante la pandemia e il periodo di lockdown, preoccupa particolarmente con un aumento del 30% dei casi.
Le ragioni di questo terrificante aumento esponenziale dei casi sono molto articolate e complesse e, come per quasi tutte le patologie, multifattoriali. A cominciare da una acuita sensazione di solitudine, dovuta alla mancanza ancora più evidente di contatti fisici e rapporti reali con i coetanei. Ci sono poi le numerose pressioni sociali a cui i più giovani sono continuamente sottoposti, dai modelli estetici irraggiungibili imperversanti in rete, alle aspettative eccessive da parte della società che sembra loro chiedere di essere iper-performanti, sempre.