Incinta, al nono mese di gravidanza, scopre di essere positiva al temibile virus del Covid-19. Una ragazza di 32 anni di Casal di Principe era pronta a effettuare l’attesissimo parto presso una clinica privata dopo una lunga gestazione, tuttavia, effettuato il tampone, le è stato detto che era stata contagiata. La donna, impossibilitata, a quel punto, a ricoverarsi regolarmente così come era stato programmato in precedenza dai medici, ha chiamato i carabinieri in cerca di aiuto. I centralinisti dell’Arma, capita la situazione di emergenza, hanno contattato i Covid center attivi in Campania in cerca di un posto letto disponibile, così da permettere il ricovero della ragazza e il relativo parto in piena sicurezza.
Il giro di consultazioni tra i nosocomi campani ha permesso, anche grazie alla disponibilità di un’ostetrica, di liberare un posto letto nel reparto maternità dell’ospedale di Caserta, attrezzato adeguatamente per affrontare i parti in caso di positività al virus del Sars-Cov-2. Accertata la disponibilità dell’ospedale nonostante la pericolosa crisi sanitaria in corso in Campania, gli operatori del 118, scortati da una volante dei carabinieri, hanno trasferito la donna incinta dalla propria abitazione fino al centro Covid del nosocomio casertano, dove è stata ricoverata. Passato il peggio e scongiurato il rischio di dover far partorire la trentaduenne in casa, la ragazza è stata tenuta sotto lo stretto controllo dei medici e dei sanitari. Accertate le sue buone condizioni di salute, la donna è stata sottoposta al taglio cesareo nella tarda notte di ieri. L’operazione, con grande soddisfazione dei medici, ha avuto successo e non c’è stato alcun tipo di complicazione: la trentaduenne ha così dato alla luce una bambina, di nome Clarissa, del peso di tre chilogrammi circa e in ottima salute.
Si tratta del secondo arrivo nel giro di due anni nella famiglia della donna, già madre di un bimbo di appena quindici mesi. Attualmente sia la neomamma sia la neonata stanno bene e non mostrano i sintomi dell’infezione virale: entrambe sono ricoverate nel reparto adibito ad affrontare l’emergenza Covid-19 e dovranno tuttavia restare separate ancora per un po’, almeno fino a quando i test non daranno risultati negativi. Una storia a lieto fine in piena crisi epidemica.
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