Con la paura sempre più concreta della diffusione delle nuove varianti del Coronavirus in Italia, ancor più contagiose del “ceppo originale”, l’Associazione nazionale dei presidi ha raccomandato fortemente l’uso della doppia mascherina in aula per docenti e studenti. In una lettera destinata a tutti i dirigenti scolastici, l’associazione evidenzia l’importanza di indossare due dispositivi di sicurezza per essere ancor più protetti e limitare il rischio di contagi durante le lezioni in presenza.
La paura maggiore è legata alla variante inglese, che si propaga con una velocità molto più alta, soprattutto tra ragazzi e bambini: indossare una doppia mascherina, secondo il presidente dell’Anp Lazio, Mario Musconi, è una giusta misura che riduce i rischi di trasmissione del virus. Secondo i test in laboratorio effettutati dai ricercatori dei Centers for disease control and prevention, infatti, la trasmessibilità può essere ridotta fino al 96,5 per cento. Secondo gli esperti, in effetti, la protezione migliore è quella che prevede una mascherina Ffp2 a contatto con bocca e naso e quella chirurgica posata sopra. In mancanza di uno dei due dispositivi, la singola mascherina e il distanziamento sociale continuano a essere gli alleati migliori contro la diffusione del virus.
Nella missiva, però, c’è anche spazio per una polemica, ovvero la scarsa qualità di alcune forniture di dispositivi di protezione individuale distribuite negli istituti. Lo stesso Musconi ha infatti dichiarato come, molto spesso, le mascherine spedite dall’ufficio di Arcuri siano state valutate come scadenti. Per questo motivo, tanti genitori hanno provveduto personalmente, comprando di trasca loro il materiale di protezione per i propri figli.

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