Il Vaccine Day in Italia è iniziato alle 7.20 del mattino, quando all’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma il farmaco anti- Covid-19 è stato somministrato alla professoressa Maria Rosaria Capobianchi, all’infermiera Claudia Alivernini e all’operatore sociosanitario Omar Altobelli, i primi a riceverlo sul territorio italiano in quella che è la giornata scelta simbolicamente dall’Unione europea per dare il via al piano di vaccinazione della popolazione con le prime dosi acquistate del vaccino prodotto da Pfizer-BionTech: si tratta, ovviamente, di un numero assolutamente simbolico, poiché la distribuzione vera e propria – spiegano dal ministero della Salute in una nota ufficiale – inizierà da domani e all’Italia arriveranno circa 470.000 dosi ogni settimana.

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha voluto salutare così su Twitter, con tanto di hashtag dedicato, l’inizio del V-Day in Italia e in Europa: “Oggi l’Italia si risveglia. È il #VaccineDay. Questa data ci rimarrà per sempre impressa. Partiamo dagli operatori sanitari e dalle fasce più fragili per poi estendere a tutta la popolazione la possibilità di conseguire l’immunità e sconfiggere definitivamente questo virus“. Da parte sua, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha aggiunto: “È una giornata che aspettavamo a tempo. Arriva la luce ma bisogna resistere ancora alcuni mesi. Non è finita ancora e serve sempre il rispetto delle regole“.
Anche in Campania è iniziato il Vaccine Day, con le prime 720 dosi consegnate ieri al punto di raccolta allestito presso l’ospedale del Mare di Napoli, per poi essere ripartite tra i sette ospedali nei quali in queste ore sono iniziate le prime somministrazioni a circa settecento tra medici, infermieri e sanitari, tutti volontari. Nei cinque box presso l’ospedale di Ponticelli, dalle 9 sono iniziate le operazioni al ritmo di venticinque persone all’ora, per un totale di cento. Altre duecento dosi di vaccino, sono state divise tra gli ospedali Cardarelli e Cotugno, mentre venti sono state consegnate alla Rsa del Frullone. A Salerno, invece, le vaccinazioni sono in programma presso il polo didattico dell’ospedale Ruggi, per un totale di cento. Stesso numero è stato previsto anche per l’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, così come per il Moscati di Avellino e il Rummo di Benevento. Su tutto il territorio campano, le varie confezioni del farmaco sono state smistate attraverso una vera e propria staffetta di polizia e carabinieri.

Per il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, “con l’arrivo presso il punto di smistamento dell’ospedale del Mare delle prime dosi destinate alla Campania, è partita la campagna vaccinale, il ‘V-Day’, nella nostra regione. In ogni presidio saranno somministrate in simultanea le 100 dosi di vaccino previste, a operatori sanitari, medici in prima linea nella lotta al Covid e, a partire dalle 13, a venti operatori di una residenza per anziani dell’Asl Napoli 1“.

La prima persona vaccinata in provincia di Caserta si chiama Ginetta De Marco ed è un’infermiera in servizio presso il pronto soccorso dell’azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano, nel capoluogo di Terra di lavoro. A questa prima, storica vaccinazione ha voluto essere presente anche il sindaco di Caserta, Carlo Marino, che ha parlato di “momento storico” e poi ha aggiunto: “Questo 27 dicembre 2020 sarà ricordato come un giorno speciale, un giorno di rinascita nel quale, dopo i tanti sacrifici fatti con responsabilità nel corso di un anno difficile, abbiamo avviato una massiccia controffensiva contro questo maledetto virus. I primi cento vaccini saranno riservati agli operatori sanitari e ai medici che sono in prima linea nel fronteggiare l’emergenza. Poi, nelle prossime settimane la campagna di vaccinazione entrerà nel vivo. Vacciniamoci tutti, proteggiamo noi stessi e i nostri cari, con un gesto di responsabilità indispensabile per mettere fine a una pandemia che ha stravolto le nostre vite. Ma guai ad abbassare la guardia. Vi raccomando ancora prudenza e rispetto di tutte le regole che abbiamo imparato in questo brutto periodo“. A Napoli, invece, in uno tra i luoghi-simbolo della lotta al Covid-19, cioè l’ospedale Cotugno, il primo a vaccinarsi è stato l’infettivologo Rodolfo Punzi.

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