L’abitudine di togliere le scarpe per entrare in casa è molto diffusa da in Oriente e anche nei Paesi Scandinavi, e da quando poi è arrivato il Covid, quella di togliere le scarpe è una richiesta sempre più frequente e sta lentamente prendendo piede anche da noi, anche perché giustificata da preoccupazioni sanitarie. Il timore è che, trasportato dalle suole delle scarpe, una miriade di batteri finisca per invadere il pavimento delle nostre case. Purtroppo sembrerebbe un timore fondato, secondo quanto emerge da Focus «Ogni scarpa mediamente ospita decine di migliaia di batteri per centimetro quadrato, più o meno in qualsiasi posto andiamo, ne raccogliamo a ogni passo» ha dichiarato Jonathan Sexton, microbiologo ambientale dell’Università dell’Arizona, in un’intervista a LiveScience.
Alcune ricerche hanno dimostrato che in quasi tutte le scarpe si riscontra la presenza di batteri fecali, in particolare l’Escherichia coli, che gli studiosi hanno scoperto nel 96 % delle scarpe esaminate. Alcuni tipi di E.coli risulterebbero innocui per l’uomo, mentre altri ceppi possono causare diarrea, infezioni del tratto urinario e persino meningite. Lo Staphylococcus aureus, è alla base di infezioni della pelle e, ancora più preoccupanti, del sangue e del cuore e il Clostridium difficile, causa problemi intestinali come la diarrea.

Sì, dobbiamo dunque preoccuparci ma senza esagerare. Kevin Garey, professore all’Università di Houston College of Pharmacy e autore dello studio sul Clostridium difficile. chiarisce «Per un individuo sano, i batteri sulle scarpe probabilmente rappresentano un rischio nullo o minimo». Ad aver bisogno di precauzioni particolari sono gli immunodepressi, ovvero coloro nei quali le difese contro le infezioni sono più basse del normale. «Se una persona è a rischio di infezioni, è importante curare in modo attento la pulizia della casa», sostiene Kevin Garey. Per questo è rischioso entrare con le scarpe negli ospedali o in quei reparti dove soggiornano i pazienti più vulnerabili. Conclude Garey, «se siete a rischio infezione, o avete un bambino piccolo, togliersi le scarpe prima di entrare in casa è una buona idea. Per tutti gli altri casi è sufficiente agire secondo le proprie abitudini».
Un altro elemento da considerare, poi, è il tempo: «È l’esposizione che fa il veleno», sostiene Jonathan Sexton «Se non entri a contatto con una sostanza nociva, non puoi ammalarti e la maggior parte delle persone non ne trascorre molto a terra, dove vivono i batteri delle scarpe” e continua “ Il problema semmai è che alcuni batteri che ricoprono il pavimento possono diventare ri-aerosolizzati ed entrare nell’aria che respiriamo, per esempio sollevati dalla corrente creata da una finestra». Il rischio maggiore resta a terra conclude Sexton «Sarei più preoccupato per un bambino che striscia sul pavimento. Per un adulto sano, non dovrebbe essere un problema». Non dimentichiamo che i batteri sono ovunque, nell’aria, sulla nostra pelle, nei capelli, nell’intestino. Insomma, secondo quanto emerge da Focus , viviamo in una “zuppa batterica”, in cui alcuni batteri ci mantengono in salute e ci proteggono da altri batteri che, al contrario, causano malattie.