Ha provocato non poco scalpore tra i cittadini di Ercolano la notizia della sparizione di cinque porte di metallo, sottratte da altrettante cappelle gentilizie site nel cimitero pubblico cittadino. Secondo gli inquirenti il furto, scoperto dai dipendenti del camposanto all’orario di apertura, sarebbe con ogni probabilità opera di malviventi comuni alla ricerca di materiali metallici, specialmente bronzo, rame e ferro, utili per essere poi rivenduti tramite canali illeciti. Una pratica ben documentata e molto diffusa su tutto il territorio nazionale, che ha un comprensibile aumento di risonanza mediatica quando ad essere colpiti sono luoghi sensibili, non risparmiati dalle razzie di persone alla ricerca di piccoli ricavi economici. Sul posto sono intervenuti i militari della locale tenenza dei carabinieri, che hanno dato il via alle indagini con l’acquisizione dei filmati dell’impianto di videosorveglianza presenti nel cimitero.
“È uno schifo. In un periodo delicato come questo, c’è chi non ha rispetto neanche dei morti – ha dichiarato il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, attraverso una nota pubblicata sul proprio profilo Facebook -. Siamo da questa mattina al cimitero insieme ai carabinieri per fornire tutte le indicazioni su questa situazione che è stata trovata dai dipendenti stamattina e sembra che si tratti di un furto ai danni di alcuni loculi. Sono stati effettuati tutti i rilievi del caso e sono state acquisite le immagini della videosorveglianza. Mi auguro che questa gentaglia si trovi prima o poi a fare i conti con la propria coscienza – ha proseguito il primo cittadino del Comune vesuviano, che promette interventi veloci da parte dell’amministrazione comunale -. Noi continueremo la nostra campagna di interventi, con l’assessore Ciro Riccio, per migliorare le condizioni del cimitero. In questo momento, faccio una preghiera per tutti i defunti che sono in quei loculi così barbaramente saccheggiati e un abbraccio ai loro familiari”.
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