Erri De Luca ospite d’onore per l’apertura al pubblico di Aversa della biblioteca “Michele Angelo Basile”, creata dal figlio, l’avvocato Nicola, il quale ha raccolto in una sala del suo studio gli oltre 2000 volumi appartenuti al genitore, noto penalista scomparso due anni fa.
Lo spazio è stato concepito come un luogo di incontro, nel quale animare dibattiti e piccoli eventi culturali. Il luogo di cultura ha aperto i battenti per ospitare lo scrittore Erri De Luca. “La parola come riscatto”, questo il titolo dell’incontro, dedicato alla difesa dell’identità e della dignità personale dei detenuti attraverso la parola.
Il dibattito, che ha registrato la presenza di avvocati e magistrati, è stato impreziosito dalla presenza di De Luca, che ha insistito sulla necessità di introdurre negli istituti carcerari elementi di cultura. “Un detenuto – ha spiegato lo scrittore – riesce ad evadere dalla sua cella solo quando dorme e quando legge. La lettura è l’unico mezzo capace di aprire le sbarre e spalancare il soffitto dello spazio detentivo”.
L’intervento di De Luca, poi, ha riguardato anche suo ultimo romanzo, Impossibile (Feltrinelli), che narra di un dialogo tra un giovane magistrato prigioniero delle sue tesi e un anziano detenuto, libero nei suoi ideali e nel suo amore.
Ad alimentare il confronto tra i presenti, l’avvocato Mara Esposito, in rappresentanza della Onlus napoletana “Il carcere possibile”, da anni impegnata nella promozione di attività culturali negli istituti di pena.
Erri De Luca, 69 anni, è uno scrittore, giornalista, poeta e traduttore italiano. Nel 2011 ha creato la Fondazione che prende il suo nome, con finalità culturali e sociali, attraverso gli strumenti comunicativi delle diverse discipline artistiche. Tra gli archivi culturali, messi a disposizione dalla Fondazione per la consultazione, c’è anche quello del giornale Lotta Continua che lo ha visto militare per diversi anni, consultabile tramite web.
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