Stop agli esami on-line per ottenere il via libera alla manipolazione degli alimenti. Sono ormai tre anni dal decreto emesso dalla dirigenza della Regione Campania ma davvero poco è cambiato in questa direzione. Un passo che sembrava aver segnato in maniera definitiva l’iter conclusivo dei corsi di formazione di alimentarista, quello che un tempo era definito il libretto sanitario.
“Accogliemmo questa notizia con grande entusiasmo – spiega Luca Lanzetta, presidente del Movimento libero e autonomo delle Scuole di formazione autofinanziate – e con altrettanto rammarico prendiamo atto che ancora c’è chi effettua esami a distanza, in molti casi senza fare attenzione più di tanto alla reale identità del candidato collegato. Un fatto inammissibile. Qui davvero non si scherza. Stiamo parlando della salute dei consumatori che acquistano alimenti manipolati da queste persone. Non si può rilasciare un libretto sanitario senza accertarsi di nulla. Occorre ridare serietà al percorso dal suo inizio all’esame finale. Il libretto sanitario rientra nella sfera di competenze dell’assessorato alla Sanità al quale tocca anche ispezionare in maniera incisiva con l’aiuto dell’Asl. Per questo sottolineo che l’esame dovrebbe svolgersi in presenza, sotto il controllo di un commissario proveniente dall’Asl stessa, o dalla Regione Campania, che innanzitutto accerti l’identità dell’allievo oltre che la sua preparazione”.