Avevano spacciato la loro mozzarella come composta al cento per cento da latte di bufala, quando in realtà al suo interno era presente una percentuale di latte vaccino che s’attestava tra il 9,35 per cento e il 22,10 per cento. Le autorità spagnole hanno così denunciato per frode contro la salute pubblica, frode alimentare e pubblicità ingannevole il caseificio produttore della Bufala de L’Empordà, venduta a Barcellona e nel resto della Catalogna. Il risultato è stato ottenuto dall’Ispettorato centrale qualità e repressione frodi del ministero delle Politiche agricole (Icgrf) in seguito agli esami effettuati dal laboratorio spagnolo Merieux Sutrisciences – Silliker Iberica, i quali avevano rilevato la presenza di latte vaccino in altri campioni di prodotto iberico.
Già nel 2018, il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop eseguì i primi esami sulla mozzarella catalana e, anche in questo caso, venne rilevato come il prodotto, in realtà, non era al cento per cento latte di bufala. Le verifiche furono effettuate dapprima in un laboratorio privato e poi, in seguito, dall‘Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno, con sede a Portici: per questo motivo, fu inviata una comunicazione al ministero, con la richiesta di un intervento atto a fermare la concorrenza sleale. Il ministero delle Politiche agricole segnalò, quindi, il caso sulla piattaforma europea Food fraud network proprio per allertare le autorità spagnole.
Il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani, commenta con toni entusiastici il felice esito dell’operazione. “Esprimiamo grande soddisfazione – spiega – per il positivo riscontro all’azione di tutela in Spagna e un sentito ringraziamento all’Ispettorato centrale qualità e repressione frodi del ministero, che si è immediatamente attivato a difesa della mozzarella di bufala campana Dop“. Soddisfazione è espressa anche dal presidente del Consorzio di tutela, Domenico Raimondo, che aggiunge: “Il sistema dei controlli italiano si conferma tra i migliori al mondo, siamo un esempio in Europa e siamo fieri di aver contribuito a frenare una frode per i consumatori e una concorrenza sleale nei nostri confronti. Restiamo in prima linea nella difesa della qualità e dell’originalità del nostro prodotto“. Da parte sua, Oreste Gerini, il direttore generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica presso il ministero delle Politiche agricole chiosa così: “Questa vicenda rappresenta un caso esemplare sia della collaborazione virtuosa tra ministero e consorzi sia dell’alleanza internazionale messa in campo a tutela delle eccellenze del Made in Italy, come la mozzarella di bufala campana Dop. La rete di sinergie creata a livello europeo ha reso possibile smascherare una vera e propria frode ai danni dell’autentica mozzarella di bufala. L’Italia è in prima linea in questa lotta contro ogni tentativo di imitazione e contro ogni inganno. Anche in questo periodo difficile, il Mipaaf ha proseguito nella tutela delle nostre produzioni agroalimentari di qualità, anche al di fuori dei confini nazionali. Un ringraziamento va alle autorità spagnole, che hanno dimostrato rigore e tenacia nell’azione“.

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