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Home Italia

Farina di grillo nei cibi, monito degli allergologi, 2% di italiani a rischio allergie: ecco cosa c’è da sapere

L'allarme arriva dalla Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica: Ecco chi deve starne alla larga

redazione di redazione
25 Marzo 2023
in Italia, Società

Farine di grilli e derivati degli insetti, presto si potranno trovare negli scaffali di tutti i supermercati, dopo i 4 decreti ministeriali che regolano la vendita in Italia di questi prodotti. Ma è arrivato un monito dagli esperti della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC) che va tenuto in grande considerazione. Il rischio, infatti, è quello di somministrare questi cibi a persone allergiche ignare della presenza di questi allergeni.

l pericolo è particolarmente velato se si è già allergici a crostacei, molluschi o acari della polvere, perché si possono avere reazioni crociate a causa della similitudine molto marcata con alcune proteine presenti negli insetti. Molti casi sono già stati registrati in Cina, Stati Uniti e pin qualche caso in Europa.  Secondo le stime degli esperti, sono a rischio alto di reazioni allergiche da insetti il 2% degli italiani sensibili ai crostacei, circa 800mila persone.

Per tutelare le persone allergiche è importante che le etichette riportino con chiarezza le informazioni in merito all’eventuale contenuto di prodotti derivati da insetti, così da poter fare scelte alimentari consapevoli e non correre pericoli. “In letteratura scientifica sono già stati riferiti numerosi casi di pazienti con reazioni a farine di artropodi, in particolare a farine di grilli, con sintomi che vanno da lieve orticaria a gravi shock anafilattici“, sottolinea Mario Di Gioacchino, Presidente SIAAIC. Si tratta spesso di pazienti già allergici ad altre sostanze, sia alimentari che animali, che nella maggior parte dei casi avevano un’allergia nota ai crostacei e dopo aver ingerito farine di grillo hanno avuto una reazione.

“Il rischio di anafilassi dopo l’ingestione di farine di artropodi, in particolare grilli, in chi è allergico ai crostacei o agli acari non è di dominio comune, i pazienti non sono consapevoli della necessità di evitare l’ingestione di insetti. Poiché questi sono sempre più promossi come fonte di proteine in tutto il mondo, i medici dovranno educare i pazienti su questo rischio e le agenzie di regolamentazione dovranno considerare l’esigenza di un’etichettatura precauzionale pertinente, in modo da favorire un consumo consapevole e senza rischi“, conclude Di Gioacchino.

I vantaggi per chi non è allergico

Le farine di insetti a scopo alimentare sono un’ottima fonte di proteine, grassi, vitamine e minerali. Sono anche rispettose dell’ambiente, perché per produrle si emette meno gas serra rispetto alla maggior parte del bestiame. Anche per questo il mercato è in continua crescita e si stima che per il 2030 riguarderà 390 milioni di consumatori, che acquisteranno questi nuovi alimenti per 260mila tonnellate.

Tags: farina di grilloprimopiano
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