Pronte a partire Fca e Whirlpool. Le grandi industrie campane hanno deciso di riaprire i battenti, dopo la chiusura forzata dovuta all’emergenza Covid-19. Si può dire che lunedì 27 aprile è il primo giorno di lavoro per gli operai della Whirlpool a Napoli. Per loro non c’è stato solo lo stop imposto dal Coronavirus, ma mesi di lotte e proteste per evitare la chiusura dello stabilimento. Nei giorni scorsi hanno effettuato un corso di formazione per le regole sulla sicurezza da rispettare, con la distanza obbligatoria e l’uso dei Dpi, ma la paura di tornare in strada rimane, dopo le inopportune dichiarazioni della proprietà, nei giorni intorno a Pasqua, di una possibile chiusura.
Il 27 aprile ritornano negli stabilimenti anche i lavoratori della Fca di Pomigliano d’Arco e Nola. I primi con circa 100 dipendenti del reparto stampaggio, i secondi per fornire lo stabilimento molisano di Termoli. Sarà un ritorno in fabbrica ridotto al minimo, ma che segna una prima ripresa dell’attività manifatturiera in Campania, con tante novità dovute al rispetto delle norme sulla sicurezza. Azienda e sindacati hanno già avuto un confronto che ha dato esito positivo. Nel caso della Fca, formazione di un’ora per gli operai prima di iniziare il turno, seguita dalla consegna di guanti monouso, occhiali e mascherine. La distanza sociale sarà assicurata dalle linee disegnate per terra nelle aree dove sono previsti contatti ravvicinati, mentre in mensa, per evitare assembramenti, diminuiti i posti a sedere e ben distanziati gli uni dagli altri. Infine, all’ingresso dello stabilimento ad ogni lavoratore verrà misurata la febbre con i termometri laser, in attesa che arrivi il termoscanner.