Femminicidio, gli psicologi della Campania denunciano incremento di casi durante il lockdown
Mercoledì alle 16 si svolgerà un webinair per discutere del preoccupante aumento delle violenze di genere tra le mura domestiche nei mesi della quarantena. Interverranno anche le psicologhe dei Centri antiviolenza
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, l’Ordine degli psicologi presenterà un webinar per discutere del preoccupante incremento dei casi di maltrattamenti durante la pandemia e anche della conseguente difficoltà degli operatori dei Centri antiviolenza. L’emergenza sanitaria, economica e sociale ha, infatti, messo in luce un aumento del numero delle vittime di violenza di genere che, nel peggiore dei casi, sfocia nel femminicidio.
Per questo motivo, l’Ordine vuole porre l’attenzione di tutti su tale fenomeno, accendendo i riflettori, nello specifico sui dati nazionali e regionali. Ogni tre giorni in Italia, infatti, una donna è vittima di femminicidio e il 78 per cento dei delitti avviene tra le mura domestiche. Non è quindi sorprendente che i numeri siano aumentati con il lockdown, con le donne costrette a essere “rinchiuse” in casa col proprio carnefice. Dal 9 marzo fino al 3 giugno, sono state ben 44 le donne vittime di femminicidio (quasi una ogni due giorni) mentre, invece, si sono addirittura triplicati gli omicidi commessi in ambito domestico.
La webinair, trasmessa sulla pagina Facebook dell’Ordine a partire dalle 16, sarà aperta dagli interventi del presidente Armando Cozzuto e della vicepresidente Liliana D’Acquisto. Saranno presenti anche i componenti del Comitato per le pari opportunità e la cura delle relazioni, i quali illustreranno le possibili azioni da mettere in campo, come la promozione di attività atte a contrastare le discriminazioni di ogni tipo, favorire modelli di welfare inclusivo e avviare un tavolo tecnico paritetico con altri enti e istituzioni. Durante l’incontro parteciperà anche Anna Sorrentina, psicologa, ricercatrice e docente di Psicologia giuridica e investigativa all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, per descrivere la Spousal assault risk assessment-screening (Sara-S), ovvero uno strumento utile per valutare e prevenire il rischio di recidiva e violenza del proprio partner, così da poter consentire agli operatori di intervenire in situazioni difficili dove la tempestività è oro. Fondamentale sarà anche la presenza delle psicologhe impegnate nei Centri antiviolenza, le quali discuteranno della difficoltà di prestare aiuto poiché sommerse di richieste e chiederanno un intervento necessario per sperimentare nuovi canali di comunicazione e intervento a favore delle le donne che, ancora adesso, sono costrette a rimanere in case troppo spesso trasformate in autentiche prigioni prive di vie d’uscita.
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