Con la chiusura del mercato tutelato milioni di famiglie italiane dovranno affrontare cambiamenti significativi nelle loro bollette. All’uopo in questi giorni molte persone stanno ricevendo un avviso da parte del loro fornitore di energia elettrica e gas, che ricorda loro che dal prossimo anno smette di esistere anche per i clienti domestici il cosiddetto mercato tutelato, ossia quello in cui le forniture avvengono a prezzi e condizioni contrattuali stabilite dall’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, mentre per le imprese il passaggio è già avvenuto ad aprile.

I consumatori devono quindi iniziare a capire quali offerte sono più convenienti nel mercato concorrenziale, soprattutto per quanto riguarda il gas: in questo caso c’è infatti tempo fino a gennaio 2024. L’energia elettrica passerà invece al libero a partire da aprile 2024.
Per fare queste valutazioni occorre districarsi tra questioni complicate: come funziona il mercato, quali sono i parametri di cui tenere conto, quali le offerte più idonee in base alle abitudini di consumo, e altre ancora. Per esempio sapere esattamente com’è composta una fattura è importantissimo per scegliere le offerte più adeguate, soprattutto perché la concorrenza tra gli operatori è molto spregiudicata e c’è il rischio di cadere in qualche truffa. Cerchiamo quindi di fare un po’ di ordine.
Come sopra anticipato, da settembre 2023 a marzo 2024, in almeno due bollette, i clienti interessati dalla fine del mercato tutelato riceveranno una comunicazione da parte del proprio esercente che illustra le possibili offerte e fornisce chiarimenti sulle scadenze. La comunicazione pervenuta sarà diversa a seconda del tipo di cliente: vulnerabile o non vulnerabile.
Categoria vulnerabile
Tutti quei cittadini che, alternativamente, si trovano in condizioni economiche svantaggiate (come i percettori di bonus), sono soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 della legge n. 104/92, hanno un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi o hanno un’età superiore ai 75 anni. I clienti vulnerabili, come coloro con condizioni economiche svantaggiate o con disabilità, verranno trasferiti automaticamente nel Servizio di Tutela della Vulnerabilità, con condizioni contrattuali ed economiche stabilite dall’Autorità, fermo restando la possibilità di scegliere un contratto nel mercato libero con il proprio venditore o con un altro operatore. Le condizioni dell’Autorità prevedono un prezzo variabile su base mensile, determinato dalla media dei valori consuntivi al prezzo sul mercato all’ingrosso, sommato alle tariffe per il trasporto del gas, la commercializzazione e gli oneri generali di sistema, oltre alle imposte previste dalla legge.
Categoria Non vulnerabili
I clienti non vulnerabili devono decidere se conservare l’attuale operatore – ma con diverso contratto – oppure rivolgersi ad altri venditori. Ma vediamo in dettaglio le possibili scelte;
- La prima scelta possibile è accettare l’offerta proposta dal proprio venditore, che dovrebbe essere la migliore del momento in base alle indicazioni fornite dall’Arera.
- In alternativa, i clienti non vulnerabili possono optare per una seconda scelta, ossia accettare una qualsiasi offerta del mercato libero sia con l’attuale venditore sia con un altro operatore;
- Chi invece non opta né per la prima né per la seconda scelta da gennaio 2024 verrà trasferito automaticamente a una fornitura Placet (cioè a prezzo libero a condizioni equiparate di tutela) con lo stesso venditore.
Significato di Fornitura Placet:
1) Le condizioni economiche saranno stabilite liberamente dal venditore e rinnovate ogni 12 mesi.
2) La struttura di prezzo è stabilita dall’Autorità ed è inderogabile.
3) Le condizioni contrattuali, come garanzie e rateizzazione, sono stabilite dall’Autorità e sono inderogabili.

Alcuni consigli da tener presente:
Con il passaggio al mercato libero ci sono più opportunità di scelta, ma bisogna tenere conto che le tariffe non saranno più stabilite da un’autorità, che tende a garantire meno speculazioni e rincari eccessivi, ma dai singoli operatori, su cui vigila l’Antitrust, l’autorità per la concorrenza. Tra le varie voci di prezzo bisogna considerare quella del costo della materia prima. La voce a cui fare maggiore attenzione è la tariffa, ovvero il costo dell’energia stessa (espresso in euro per kWh nel caso dell’energia elettrica e in euro per Smc per il gas) che, moltiplicata per i consumi rilevati, dà la spesa totale per i consumi energetici.
Un’altra voce da controllare sono i costi di commercializzazione, cioè quelli sostenuti dal fornitore per svolgere le attività di gestione commerciale dei clienti. Entrambe queste voci variano sul mercato libero a seconda dei fornitori. Nello scegliere una tariffa piuttosto che un’altra bisogna anche tenere conto delle proprie abitudini di consumo, come per esempio quando si utilizzano gli elettrodomestici che consumano di più (il climatizzatore, la lavatrice o il phon, tra gli altri): molti fornitori infatti propongono prezzi diversi a seconda delle fasce orarie. Questo vale solo per l’energia elettrica, mentre per il gas non è possibile differenziare per fasce orarie.
Altro aspetto importante da valutare nel momento in cui si decide la nuova fornitura è quello della differenza fra tariffe a costo fisso e tariffe a costo indicizzato. Nel primo caso il prezzo che paghiamo per l’energia elettrica o il gas è bloccato e rimarrà sempre lo stesso per tutta la durata del contratto. In questo caso si è tutelati in caso di forti rincari, perché la tariffa non aumenterà, ma non si potrebbe sfruttare un’eventuale riduzione delle quotazioni. Nel secondo caso, invece, il prezzo segue l’andamento del mercato, quindi potrebbe aumentare o diminuire nel corso del tempo. Si è più esposti alla volatilità delle quotazioni, ma quello che si paga è fedele alle condizioni di mercato. Va inoltre ricordato che, il passaggio al mercato libero è gratuito e non prevede interventi tecnici sui contatori.
Con la fine del mercato tutelato, e dunque necessario che le famiglie valutino attentamente le opzioni disponibili per trovare la soluzione migliore per le loro esigenze energetiche. È da tenere in considerazione che si sta andando in direzione di un nuovo aumento dei costi dell’energia: quindi sarebbe preferibile fare il cambio entro il 30 novembre, prima che Arera comunichi il nuovo aggiornamento delle tariffe. Nell’ultimo adeguamento c’è già stato un incremento del 12% per i consumi di ottobre.
Info
In qualsiasi momento è possibile scegliere un contratto dal mercato libero dell’energia elettrica e del gas. Per informarsi e scegliere, Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) mette a disposizione: il numero 800 166654 e i portali www.portaleofferte.it e www.consumienergia.it
