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Home Cronaca Caserta

Focolaio nel carcere di Santa Maria Capua Vetere: 12 positivi

Il reparto Nilo è stato "cristallizzato" mentre sono stati sospesi temporaneamente i colloqui e le visite dei familiari dei reclusi. La situazione desta preoccupazione

Giuseppe Cerreto di Giuseppe Cerreto
30 Novembre 2021
in Caserta, Cronaca

Sembra purtroppo la trama di un film già visto quello che sta accadendo in questi giorni all’interno dell’istituto penitenziario Francesco Uccella di Santa Maria Capua Vetere, allo scoppiare della prima ondata della pandemia di Coronavirus; le stesse vicende che portarono prima alle proteste dei detenuti a causa dei contagi in carcere, poi alla loro repressione da parte della polizia penitenziaria, che si tradusse in una vera e propria mattanza. Proprio come a inizio 2020, i contagi avanzano nuovamente all’interno delle carceri italiane, sospinte dalla quarta ondata dell’epidemia di Covid-19. La situazione più critica si sarebbe verificata proprio nella struttura detentiva della provincia di Caserta dove sarebbe scoppiato un focolaio virale il quale avrebbe coinvolto, per ora, dodici detenuti, tutti risultati positivi al tampone. Investito dal contagio il reparto Nilo il quale è stato “cristallizzato” mentre i colloqui con i familiari dei reclusi sono stati temporaneamente sospesi. Una condizione di grave rischio sanitario, così come sottolineato dai sindacati di polizia, che potrebbe alimentare nuovi tumulti e nuove ribellioni in carcere.

All’interno dell’istituto penitenziario sammaritano ci sarebbero diverse criticità irrisolte, come denunciato dagli stessi addetti ai lavori. In primis non sarebbero garantiti i regolari controlli dei green pass per tutti coloro che entrano ed escono nel carcere, rappresentando così un potenziale veicolo di contagio sia dentro che fuori dal penitenziario. Ma i problemi non finiscono qui. Secondo quanto denunciato dalla garante dei detenuti, molti dei reclusi non avrebbero completato il ciclo vaccinale, inoltre alcuni di loro non avrebbero nemmeno ricevuto la somministrazione della prima dose del vaccino anti-Covid; situazione, questa, che aggraverebbe maggiormente il rischio di contagio. La garante avrebbe richiesto altresì l’intervento di un’unità operativa sanitaria che si occupi del completamento delle vaccinazioni, ma a oggi, nonostante i continui riflettori della stampa e dei media puntati sul carcere sammaritano, tale richiesta non è stata ancora accolta, né le cose, in linea generale, sembrano prendere la giusta direzione.

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Tags: carcerefocolaioprimopianoSanta Maria Capua Vetere
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