Un brutto episodio di violenza si è verificato quest’oggi a Maddaloni, in provincia di Caserta, dove un invasato ha tentato di accoltellare il comandante della polizia municipale Mimmo Renga. Il capo dei vigili era impegnato in Municipio per dei colloqui con il primo cittadino maddalonese Andrea De Filippo, quando uno sconosciuto avrebbe chiesto di lui. Uscito dagli uffici e recatosi all’ingresso del comune per capire chi è che lo stesse cercando ha incrociato un uomo che lo ha aggredito puntandogli contro un coltello. Tra il comandante dei vigili e l’aggressore c’è stata così una violenta colluttazione che per fortuna si è risolta con il disarmo dell’uomo, il quale è stato prima bloccato, e poco dopo arrestato dai carabinieri i quali erano stati nel frattempo allertati. Per l’aggressore è stato inoltre disposto un trattamento sanitario obbligatorio (Tso) in quanto avrebbe manifestato già in passato un’innata e inspiegabile aggressività forse legata a problemi di natura mentale.
Il 16 febbraio scorso, lo stesso, aveva letteralmente sfasciato una volante della polizia locale con l’utilizzo di una spranga senza alcuna apparente motivazione, promettendo di “vendicarsi” proprio contro il comandante Renga il quale lo aveva fermato prima che potesse compiere il peggio. In quell’occasione il folle aveva già insultato e minacciato il capo della polizia locale, dando di matto e giurando che appena si sarebbe presentata l’occasione, lo avrebbe trafitto con un coltello. L’aggressore fu anche in quell’occasione bloccato e disarmato, dopodiché fu trasferito in ospedale sempre per poter ricevere un Tso. Dopo due settimane di cure e di ricovero, però, l’uomo violento è stato dimesso dall’ospedale stesso quest’oggi e la prima cosa che avrebbe fatto è stata proprio quella di recarsi di proposito sul municipio di Maddaloni per sfidare e affrontare a tu per tu il comandante additato di essere stato il fautore del suo arresto e del suo ricovero. Per fortuna il comandante ha avuto la prontezza di reagire immediatamente e di rendere innocuo il suo aggressore anche questa volta, evitando che potesse compiere qualche azione pericolosa e violenta in preda a una folle ossessione nei suoi confronti difficile da controllare.