Un paziente si presenta al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, in provincia di Napoli. Viene visitato, e non gli vengono riscontrate criticità tali da pensare ad un eventuale ricovero. La rabbia sale per l’esito non condiviso dal paziente. E alla fine esplode, paralizzando un intero pronto soccorso.
A farne le spese è il medico di turno, assalito e preso a pugni. La violenta aggressione, si è verificata ai danni di un medico di 67 anni, il dottor Giovanni Toscano, fratello del professore Marcello Toscano, tragicamente ucciso da un collaboratore scolastico presso la scuola “Marino Guarano” di Melito, in provincia di Napoli, il 27 settembre 2022. Fortunatamente, il dottor Toscano non ha riportato gravi conseguenze a seguito dell’aggressione. Le forze dell’ordine sono intervenute prontamente e hanno arrestato l’aggressore. Nella mattinata, le autorità acquisiranno le immagini dei sistemi di videosorveglianza per ricostruire l’accaduto.
Giovanni Toscano, nonostante l’episodio subito, afferma che: “I medici del pronto soccorso devono essere tutelati, è necessario predisporre un presidio permanente delle forze dell’ordine, soprattutto di notte“. Il medico, a dispetto dei suoi 67 anni di età e del grave episodio subìto, però, non ci pensa proprio a lasciare il suo lavoro di primo soccorso: “E’ il mio lavoro, un lavoro che mi piace e voglio continuare a svolgerlo – dice all”ANSA – ma vorrei anche che ci fosse qualcuno a tutelare la mia incolumità“. “Mi ha minacciato, – racconta il dottore – mi ha detto che mi avrebbe colpito con una sedia se non l’avessi ricoverato, e quando gli ho detto che i posti letto servivano a chi non stava veramente bene mi ha colpito con un pugno alla tempia. Credo stesse solo cercando un posto dove passare la notte“
Si auspica che questa aggressione serva da spunto per promuovere misure di sicurezza a tutela del personale medico che opera nel pronto soccorso, garantendo un ambiente di lavoro più sicuro e protetto.