È stata ritrovata semidistrutta, questa mattina, la panchina rossa di piazza della Repubblica, a Frignano. Simbolo universale della lotta contro la violenza sulle donne, l’installazione fu posizionata nel piccolo centro del Casertano l’8 marzo 2020 dagli attivisti dell’associazione Frignano C’è e dell’Agorà Movimento 5 Stelle Frignano. Solo due mesi fa, il 21 gennaio, la panchina aveva subito un altro atto vandalico: degli sconosciuti avevano strappato la targa che rimarcava la missione simbolica del manufatto. È stato laconico il commento sulla vicenda di Aldo Simonelli, esponente dell’Agorà: “C’è poco da dire. Siamo un popolo da rifondare: culturalmente e politicamente. E dobbiamo fare pure in fretta”.
Nel contemplare lo scempio perpetrato da ignoti, risuonano ancora più forti le parole che accompagnarono, un anno fa, l’installazione della panchina: “Abbiamo deciso di schierarci dalla parte delle donne, a tutela della loro incolumità e della loro stessa esistenza, condannando con forza ogni forma di violenza perpetrata ai loro danni da parte del genere maschile. Lo abbiamo fatto oggi, in una giornata simbolo, scoprendo una panchina rossa che abbiamo installato in piazza della Repubblica, invitando tutte le vittime a denunciare e ad abbattere il muro del silenzio. Invitiamo chiunque fosse vittima di violenza a denunciare senza indugiare. Oggi lo si può fare, esistono le tutele ed i canali giusti per ottenere giustizia e protezione. Non lasciatevi incatenare dallo paura, non siete sole“, si leggeva nella nota pubblicata da Frignano C’è a margine dell’inaugurazione.