In mattinata, durante i servizi di controllo a tappeto del quartiere Fuorigrotta messi in atto dalla polizia di Stato, al fine di far rispettare i decreti e le normative atte a bloccare l’avanzata dell’epidemia da Coronavirus, sono state fermate e denunciate diverse persone che erano in strada senza giustificati motivi.
In particolare, gli agenti di polizia in servizio presso il commissariato San Paolo hanno notato assembramenti non autorizzati di persone in via Consalvo. A nulla sono valsi gli avvertimenti degli agenti nell’intento di disperdere gli ignari artefici di questo gesto pericoloso. Fermati e interrogati dalla polizia gli uomini, per lo più anziani in età avanzata, non sono stati in grado di fornire motivazioni valide che giustificassero la loro presenza in strada. Gli agenti di polizia, nell’applicazione delle normative vigenti, sono stati costretti a denunciare tutti i presenti con pesanti sanzioni amministrative e penali a causa della violazione dell’art. 650 del Codice penale e imponendo ai rei la quarantena obbligatoria. Si tratta di provvedimenti molto duri volti a tutelare la salute degli stessi trasgressori, perlopiù anziani lasciati soli che girano senza meta per le strade della città.
Altre quattro persone, questa volta tutti giovanissimi studenti universitari residenti a Fuorigrotta, sono stati fermati ieri sera nei pressi della stazione “Lala”, tra via Leopardi e viale Augusto, mentre erano intenti a passare la serata insieme bevendo spensieratamente birra e mangiando patatine acquistate poco prima presso il supermercato “Carrefour” di via Lepanto. Contattate dai residenti del posto che avevano notato i giovani camminare per strada, le guardie sono intervenute per redarguirli. A nulla sono valse le scuse dei giovani che sono stati tutti denunciati per aver infranto l’art. 650 del Codice penale. D’ora in avanti avranno anche loro la fedina penale sporca a causa di un gesto di incoscienza e leggerezza costatogli a caro prezzo.
Infine, sempre a Napoli, due giovani sono stati bloccati dagli agenti di polizia mentre passeggiavano tranquillamente in via Tarsia, incuranti dei divieti. Denunciati anche loro ai sensi delle normative vigenti hanno affermato che non rispetteranno le regole e che continueranno a vivere la loro vita nonostante i divieti perché stufi di restare chiusi in casa. Una dimostrazione lampante di quanto l’obbligata clausura imposta in questi giorni stia iniziando ad alterare i delicati equilibri psicologici di molte persone, soprattutto di giovani e anziani.
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