Gelsomina Verde, 21 anni, nel 2004 fu vittima di una terribile esecuzione: catturati i responsabili
Per gli investigatori, Luigi De Lucia e Pasquale Rinaldi, conosciuto come 'o vichingo, sono loro i presunti autori dell’omicidio di Gelsomina Verde: sono stati individuati e arrestati stamattina
Napoli, una ferita ancora aperta nel tempo si richiude con l’arresto di due camorristi accusati dell’omicidio di Gelsomina Verde, la giovane di soli 21 anni vittima di una terribile esecuzione nel 2004 durante la prima faida di camorra a Scampia. Luigi De Lucia e Pasquale Rinaldi, conosciuto come ‘o vichingo, sono stati individuati dagli investigatori e arrestati stamattina.
Gelsomina era completamente estranea agli ambienti criminali, ma la sua vita incrociò in modo tragico la realtà della camorra. La sua breve relazione con Gennaro Notturno, un ragazzo coinvolto con gli scissionisti di Secondigliano, atti a contrastare il clan Di Lauro, fu il motivo che la rese un obiettivo. La giovane pagò con la vita la sua connessione con un contesto pericoloso e sanguinario.
I due camorristi sono stati incriminati per omicidio aggravato dalla premeditazione e dal metodo mafioso, reati gravi che hanno portato alla loro incarcerazione. L’omicidio di Gelsomina Verde è un episodio tragico all’interno di una faida sanguinosa tra i Di Lauro e gli Amato-Pagano, che provoco numerose vittime. Era precisamente il 21 novembre del 2004, quando Gelsomina fu rapita, torturata e successivamente uccisa con tre colpi di pistola alla nuca. Il suo corpo fu poi bruciato all’interno di un’auto, una scena orribile che ha segnato per sempre le menti di chi ha assistito a quella violenza e di chi ha indagato sul caso.
L’operazione di arresto dei due camorristi è stata possibile grazie alle indagini della Squadra Mobile di Napoli, che hanno ricevuto nuove informazioni da alcuni collaboratori di giustizia nel 2020. Prima di De Lucia e Rinaldi, Pietro Esposito e Ugo De Lucia erano stati già condannati per il coinvolgimento nell’omicidio di Gelsomina. Pasquale Rinaldi è stato arrestato nella sua abitazione a Castel Volturno, provincia di Caserta, mentre Luigi De Lucia si trovava a Massa Carrara, già ai domiciliari per altri reati.
Questo tragico episodio rimarrà nella memoria collettiva come un atto di violenza senza senso, ma l’arresto dei responsabili rappresenta un passo avanti nella ricerca di giustizia per Gelsomina Verde e le vittime innocenti delle faide camorristiche che ancora affliggono queste terre.
Il provvedimento eseguito è una misura precautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari di essa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.
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