Aveva fatto vivere in un incubo un noto commerciante di Giugliano in Campania e la sua famiglia, con ripetute minacce, iniziate dopo che l’uomo lo aveva allontanato da uno stabile in costruzione, di sua proprietà, occupato abusivamente. Per questo motivo, i carabinieri della stazione di Varcaturo hanno arrestato un quarantaduenne di origini ghanesi resosi protagonista del grave episodio e già noto alle forze dell’ordine, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Napoli Nord su richiesta della locale procura.
L’uomo è ritenuto gravemente indiziato di una serie di atti persecutori commessi nei confronti del commerciante residente nella zona costiera di Giugliano, oltre che dei suoi familiari. Aveva minacciato di morte tutta la famiglia, più volte, persino brandendo un coltello da cucina di fronte a loro. In un’occasione, addirittura, era riuscito a scavalcare la recinzione della villetta nella quale vive la vittima, per masturbarsi davanti agli occhi atterriti dell’uomo e dei suoi congiunti, arrivando a minacciare di violentare la moglie. Secondo quanto ricostruito dai militari, il ghanese aveva occupato in modo abusivo uno stabile in costruzione di proprietà della vittima e, dopo essere stato allontanato dal proprietario, aveva dato il via a un’escalation di minacce e atti persecutori. Il quarantaduenne è stato tradotto presso il carcere napoletano di Poggioreale.
Sempre a Giugliano in Campania, un paio di giorni fa, s’era verificato il caso di un uomo di 43 anni arrestato dai carabinieri due volte in soli tre giorni. F.M., quarantatreenne del luogo, su disposizione del Tribunale di Napoli, durante la notte non avrebbe infatti potuto allontanarsi dalla propria casa, poiché sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Invece, era stato già arrestato tre giorni prima mentre era intento a passeggiare tra le strade della città e poi rimesso in libertà all’esito del rito direttissimo. A sole tre notti di distanza, poi, era stato di nuovo arrestato dai militari della stazione di Varcaturo perché ritrovato, ancora, in strada senza motivo valido, per essere poi posto, da recidivo, nuovamente in attesa di giudizio.
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