L’eccessivo consumo di zuccheri è la causa principale di problematiche quali obesità, sindrome metabolica, diabete e persino infertilità. Talvolta si può parlare di vera e propria dipendenza da zuccheri e tale appellativo non è affatto inappropriato in quanto, come le sostanze stupefacenti, essi aumentano il rilascio di dopamina.

Consumare quotidianamente bevande o cibi ricchi di zuccheri ha un effetto pro-infiammatorio sull’organismo e al contempo non assumerne nel periodo antecedente il concepimento influisce positivamente sulla fertilità.
Per coloro che si rivolgono ad un nutrizionista nel momento in cui scelgono di avere un figlio è importante focalizzare l’attenzione nella dieta non tanto sul quantitativo di calorie giornaliere quanto in primis sul carico glicemico complessivo dei pasti. Difatti dopo l’ingestione di cibi ricchi di zuccheri questi vengono scomposti rapidamente dall’organismo determinando un rapido aumento dei livelli di insulina. Dopo un primo picco i livelli di zuccheri diminuiscono drasticamente determinando stimolazione delle ghiandole surrenali che, a scopo compensatorio, rilasciano cortisolo e adrenalina. Una ripetuta stimolazione nel tempo è il fattore determinante una riduzione della responsività da parte di esse con influenza anche sui livelli ormonali di estrogeni, progesterone, androgeni e testosterone.
Se quello appena descritto è il diretto effetto del consumo di zuccheri sulla secrezione di ormoni indispensabili al concepimento, anche patologie indotte da tal consumo influiscono a loro volta sulla fertilità. Di quali problematiche si tratta:
- Infezioni micotiche come le candidosi
- Insulino resistenza per rilascio continuo ed eccessivo di insulina che può interrompere l’ovulazione o ridurre la capacità di impianto dell’embrione nell’utero post concepimento e pertanto aumento delle probabilità di aborto spontaneo
- Forti dolori e sintomi premestruali per iperglicemia
- Carenza di vitamine
- Carenza di minerali
- Immunodeficienza con aumento della probabilità di contrarre infezioni tra cui anche vaginosi o forti infiammazioni o ancora malattie sessualmente trasmissibili
Alla luce di quanto detto come agire correttamente nel quotidiano per incorrere in gravi problematiche? In primo luogo deve cambiare l’attenzione al momento dell’acquisto di un prodotto leggendo bene le etichette per capire la concentrazione e la tipologia di zuccheri presenti. Sicuramente è bene evitare i così detti junk food e preferire i prodotti freschi a quelli preconfezionati.
Esistono ormai svariate alternative “più sane” come xilitolo o stevia. Lo xilitolo, estratto dalle fibre di diverse piante, è a basso contenuto calorico e decomponendosi più lentamente del classico zucchero non determina insulino resistenza, infezioni micotiche ecc. La stevia è 300 volte più dolce per cui basta usarne poca per dolcificare. Anch’essa come lo xilitolo non causa picchi insulinici.