La parabola del potere e della forza da esso esercitata nelle relazioni umane. Govenance – Il prezzo del potere di Michael Zampino è un affresco moderno che si serve di tinte noir per dipingere una storia di impatto politico che fa dell’arroganza e della prepotenza del “più forte” il suo colore dominante. Renzo Petrucci (Massimo Popolizio) è il direttore generale di un importante gruppo petrolifero che, dopo un’inchiesta per corruzione, è costretto a lasciare la sua carica. Convinto che a tradirlo sia stata la giovane collega Viviane Parisi (Sara Denys) Renzo prepara la sua vendetta, coinvolgendo suo malgrado l’amico Michele Laudato (Vinicio Marchioni). La situazione, tuttavia, gli sfuggirà di mano. L’equilibrio del racconto si regge sul contrasto tra i due protagonisti.
Famelico, avido, disposto a tutto pur di conservare la sua posizione Renzo è l’immagine dell’umanità corrotta dal potere e accecata dal delirio che nasce dalla paura di perderlo. Michele, al contrario, è un vinto che si divide tra rimorso e opportunismo, incapace di far valere qualsiasi volontà nel rapporto di forza con il suo amico. La credibilità dei personaggi è figlia di due interpreti che, sulla scia di una tradizione di film d’autore, vengono messi perfettamente a fuoco da una regia attenta a valorizzarne il carisma. Il racconto mostra il “dietro le quinte” del potere.