I carabinieri del nucleo forestale di Castel Volturno, coadiuvati dagli ispettori veterinari dell’Asl di Caserta e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Portici, hanno posto sotto sequestro un’azienda bufalina situata a Grazzanise, in provincia di Caserta. Durante i controlli effettuati all’interno del perimetro dell’azienda latto-casearia i militari hanno rilevato diverse irregolarità per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti generati dalla catena di produzione. In particolare, è stata accertata la presenza di un lagone abusivo esteso su 550 metri quadrati privo di fosso perimetrale, di liquami sversati illecitamente nei canali dell’azienda, di cumuli di rifiuti speciali abbandonati sotto le intemperie e di diverse carcasse di animali morti lasciate marcire sotto al sole tra immondizia, lamiere e scheletri di automobili. Al paesaggio desolante di degrado e di abbandono che circondava le strutture dell’azienda si sono aggiunte anche le numerose irregolarità legate all’esercizio stesso dell’attività. Le indagini condotte dai militari hanno infatti permesso di scoprire che l’impresa era sprovvista di numerose documentazioni amministrative obbligatorie legate sia alla gestione dei rifiuti prodotti dalla catena produttiva e dall’attività di allevamento, sia relative all’utilizzo dei terreni a scopi agronomici.

I tecnici dell’Istituto zooprofilattico hanno inoltre provveduto al campionamento dell’acqua sotterranea presente nelle falde acquifere dell’area, evidenziando così la presenza di liquami di scarico e di sostanze contaminanti. Lo smaltimento delle acque reflue avveniva infatti illecitamente all’interno di un sistema di pozzi interrati che sversavano i liquami direttamente nel terreno, andando così a compromettere completamente la salubrità delle falde. I carabinieri, assieme al personale dell’Asl di Caserta, hanno così deciso di porre sotto sequestro amministrativo, giudiziario e sanitario l’intero complesso aziendale di Grazzanise in seguito ai gravi illeciti scoperti con interdizione al conferimento del latte. Sia il titolare sia il gestore dell’azienda sono stati denunciati in stato di libertà e in concorso tra loro per i reati di inquinamento ambientale, gestione illecita di rifiuti, lavori agronomici irregolari e interventi edilizi senza permesso. Pochi giorni fa a Castel Volturno, era stato appiccato un enorme rogo tossico tra le cui fiamme erano stati occultati proprio gli scarti derivanti dalla produzione industriale di diversi allevamenti bufalini presenti nell’area casertana.
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