Alcune sacche contenenti diversi resti di carcasse animali sono state rinvenute oggi pomeriggio a Gricignano di Aversa, in località “Carbone”, a due passi dall’impianto di depurazione delle acque reflue. La lugubre scoperta è stata fatta dall’osservatore civico-ambientale Pasquale Carnevale, durante un monitoraggio in bici nelle campagne circostanti alla zona industriale. L’operatore, la cui attenzione è stata attirata da questi grossi sacchi bianchi lasciati giacere sul terreno, si è avvicinato al luogo dello sversamento e ha subito percepito una puzza nauseabonda, tipica dell’odore pungente delle carcasse in putrefazione. Intimorito dal fatto che si potesse trattare anche di possibili resti umani, l’operatore ha immediatamente allertato la polizia municipale di Gricignano d’Aversa la quale si è recata sul luogo della segnalazione con la supervisione dell’assessore comunale Andrea Barbato.

Fatti i dovuti rilevamenti sul luogo della segnalazione, è giunta così anche una pattuglia dell’esercito italiano appartenente al ventunesimo genio assaltatore di Caserta, operativa sul territorio per contrastare i molteplici reati ambientali che ormai ogni giorno si consumano nella tristemente nota Terra dei fuochi. L’odore di cadavere nelle campagne circostanti era infatti terribile. Una volta aperti i sacchi, per fortuna, il timore che si potesse trattare di resti umani è stato subito scongiurato: al loro interno, infatti, erano stati avvolti diversi resti di animali fatti a pezzi e in avanzato stato di decomposizione, motivo per il quale il tanfo era così forte. Non sarebbe pertanto da escludere che tali carcasse di animali d’allevamento trovate letteralmente squartate e dilaniate provengano da un fenomeno illegale purtroppo molto radicato nella provincia di Caserta, ossia quello della macellazione abusiva delle carni.

In seguito alla valutazione di quanto scoperto, i tecnici del Comune gricignanese hanno contattato un’azienda specializzata nella rimozione delle carcasse di animali la quale ha provveduto, nel giro di poco tempo, a rimuovere dai terreni segnalati i resti delle povere bestie macellate illegalmente e le cui carni, senza ricevere alcun controllo o trattamento di igiene, saranno presumibilmente finite nei banconi di qualche macelleria della zona. Fondamentale, per la scoperta di questo ennesimo illecito ambientale, è stato il lavoro di controllo e di monitoraggio svolto dagli attivisti ambientali della Terra dei fuochi, i quali sono sempre pronti a segnalare e a denunciare alle autorità competenti i numerosi sversamenti di rifiuti illeciti che ogni giorno si consumano nelle campagne dell’Agro aversano e a ridosso dei centri abitati.
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