Aveva perseguitato a lungo il fratello perché non aveva accettato le decisioni di carattere ereditario: è successo a Grumo Nevano, dove i carabinieri di Frattamaggiore hanno arrestato un uomo di 64 anni, in esecuzione di una misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Napoli Nord, su richiesta della locale Procura, poiché l’uomo è gravemente indiziato di atti persecutori. Il colpevole, un pensionato del luogo, aveva iniziato a minacciare di morte, dal mese di luglio, il fratello perché non era d’accordo con le ripartizioni dell’eredità. L’uomo, però, non si era limitato alle sole parole: alla fine del mese di settembre aveva addirittura appiccato un incendio all’interno dello studio professionale della vittima, mettendo in pericolo gli inquilini del palazzo e causando un danno di oltre 30mila euro. L’arrestato è stato ristretto presso la propria abitazione a Grumo Nevano.
I litigi tra parenti capitano non raramente, ma molti possono avere risvolti molto gravi, come è accaduto a Bacoli, a inizio ottobre. Una donna, con un raptus improvviso, aveva imbracciato un fucile e aveva minacciato con l’arma da caccia il padre ottantenne, terrorizzato per l’improvvisa escalation di una lite in corso, che avrebbe potuto trasformarsi in una vera e propria tragedia. Protagonista del folle gesto, una donna di 47 anni. Lei e il genitore erano alterati per un litigio tutto sommato banale, ma, durante la discussione tra i due, man mano sempre più accesa, alla donna era venuto in mente il fucile che la mamma deteneva legalmente nella loro casa. Tutto era accaduto in un attimo, lo aveva preso, imbracciato e puntato verso il papà attonito e spaventato, minacciandolo di morte. Per fortuna, sul luogo erano prontamente intervenuti i carabinieri della stazione di Bacoli, i quali avevano immediatamente calmato le acque, quindi sequestrato l’arma, un fucile da caccia calibro 12 – poi risultato scarico – e provveduto ovviamente a denunciare la quarantasettenne per minaccia aggravata, mentre la madre aveva dovuto rispondere di omessa custodia dell’arma. Alla fine, per fortuna, per la potenziale vittima c’era stato soltanto un enorme spavento e nulla più.

Segui già la pagina Facebook Il Crivello.it?
Commenti riguardo questo post