Un brutale pestaggio a sangue da parte di cinque malviventi stranieri nei confronti di un loro connazionale per accaparrarsi i soldi dell’incasso, 900 euro in totale. Accusati di rapina, porto di strumenti atti a offendere e lesioni personali, due cittadini di 38 e 41 anni, entrambi di origine bengalese, sono stati arrestati dai carabinieri della stazione di Grumo Nevano, in seguito a un provvedimento emesso dal Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura della Repubblica. Le indagini dei carabinieri sono state coordinate dalla Procura di Aversa e si sono avvalse delle immagini dei sistemi di videosorveglianza. In questo modo è stato possibile individuare e arrestare due dei cinque aggressori, mentre sono attualmente in corso le indagini per identificare gli altri tre complici.
L’assalto e la rapina risalgono a un giovedì del gennaio scorso. La vittima, connazionale bengalese dei cinque aggressori, lavora come sarto e quel giorno stava passeggiando per le strade del centro di Grumo Nevano quando, a un certo punto, si è verificata la brutale aggressione: cinque persone armate di machete e mazze lo hanno accerchiato e colpito ripetutamente. Il motivo di tanta efferatezza erano i soldi, 900 euro frutto del lavoro da sarto. I due aggressori identificati sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari e dovranno indossare il braccialetto elettronico.
Un episodio particolare è accaduto, invece, nel comune di Villaricca, con protagonista un uomo di 40 anni, F.P., già noto alle forze dell’ordine. I carabinieri della locale stazione lo hanno arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio, ma l’elemento curioso risiede nel nascondiglio usato dall’uomo per occultare i diversi tipi di droga di cui era in possesso: il camino di casa sua. Durante un normale controllo sulle strade del territorio, i carabinieri di Villaricca hanno fermato l’uomo mentre era a bordo della sua auto, con targa straniera. Durante il servizio l’uomo ha mostrato segni di agitazione e nervosismo, facendo montare i sospetti nei suoi confronti.
Le operazioni di perquisizione personale hanno confermato i dubbi dei militari, che hanno trovato l’uomo in possesso di una dose di hashish e una di cocaina. Le perquisizioni sono state ampliate anche all’abitazione del quarantenne, nella quale i carabinieri hanno effettuato la scoperta. Occultati all’interno del caminetto, i militari hanno trovato due panetti di hashish dal peso di 60 grammi e una busta di marijuana dal peso di 1,40 grammi, oltre a materiale utile al confezionamento delle sostanze stupefacenti. F.P, arrestato e sottoposto alla misura dei domiciliari, è attualmente in attesa di giudizio.
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