Terminata l’autopsia, nel pomeriggio di ieri 8 febbraio, sul corpo di Rosa Alfieri, la 23enne di Grumo Nevano assassinata il 1° febbraio scorso dal vicino di casa Elpidio D’Ambra. Dal primo esame non sarebbero stati riscontrati segni evidenti di violenza sessuale. Evidenti, invece, i graffi rinvenuti sul corpo, compatibili col tentativo di reazione all’aggressione, anche il fatto che i vestiti fossero in disordine sarebbe quindi riconducibile alla furia della colluttazione.
Al termine degli accertamenti la salma è stata liberata e restituita alla famiglia. I funerali di Rosa si terranno stamattina, 9 febbraio, alle ore 11 nella chiesa di San Tammaro Vescovo, in piazza Pio XII a Grumo Nevano (Napoli). Il sindaco Gaetano Di Bernardo ha proclamato il lutto cittadino per l’intera giornata; la decisione, già anticipata nei giorni scorsi, è stata ufficializzata oggi con apposita ordinanza comunale. “La comunità – scrive Di Bernardo nell’ordinanza – è profondamente addolorata e scossa da questo tragico avvenimento che ha lasciato tutti i cittadini attoniti e lascerà per sempre una traccia indelebile nel loro animo. La proclamazione del lutto cittadino è il modo con il quale l’Amministrazione intende partecipare al profondo dolore dei familiari e manifestare solennemente e tangibilmente il proprio dolore e quello dell’intera comunità per questa ingiusta perdita di una giovane vita umana“.
Il 5 febbraio è stato convalidato il fermo di Elpidio D’Ambra, ha sempre confessato l’omicidio sottolineando di non avere commesso e neppure tentato abusi sessuali sulla ragazza. Il giovane, con precedenti penali per furto e rapina e da anni tossicodipendente, dopo la cattura, è chiuso in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi.
La morte di Rosa Alfieri, una vicenda orribile che ha scosso la sensibilità dell’intera comunità locale, e non solo, in modo indelebile. Le morti e le aggressioni di donne sono un bollettino di guerra e la situazione, purtroppo, non tende a migliorare. Ricordare Rosa è doveroso, ricordarla significa anche rinnovare l’impegno delle istituzioni e della cittadinanza ad arginare sempre di più i fenomeni di violenza verso le donne.