“Sono situazioni delicate per le quali io non posso rilasciare dichiarazioni”. L’ex assessore al Bilancio del Comune di Aversa Nico Carpentiero si chiude a riccio nel commentare l’arrivo della guardia di finanza presso il municipio normanno. Le fiamme gialle, infatti, su disposizione della Corte dei conti, hanno chiesto chiarimenti in merito ai canoni idrici e al mercato ortofrutticolo. Carpentiero, anche lui ascoltato dai finanzieri, non ha voluto né confermare né smentire l’ipotesi che l’indagine della Corte dei conti sia nata dal documento che lui stesso ha redatto subito dopo essere stato allontanato dal sindaco Alfonso Golia. “Ci sono indagini in corso – ha proseguito l’ex assessore – ma conto di fare un comunicato quando tutto ciò sarà concluso. Confermo, comunque, quello che all’epoca del mio allontanamento ho scritto. Quel comunicato vale nella sua integrità ed è un messaggio chiaro dato alla città”. Nella nota rilasciata alla stampa a fine aprile Carpentiero, oltre a far conoscere gli atti del suo operato “al termine della breve ma intensa esperienza di assessore comunale al Bilancio”, sostiene che “l’equilibrio finanziario dell’Ente è assicurato da oltre 94 milioni di ‘residui attivi’ cioè crediti ancora da riscuotere. Una parte rilevante di essi, 50 milioni di euro, è rappresentata da crediti risalenti a oltre il 2014, sui quali è lecito avere più di un dubbio circa il loro effettivo incasso” e conclude affermando che “è del tutto evidente che senza una rigorosa radiografia dei crediti e dei debiti si rischia di approvare un rendiconto che non rappresenti la reale situazione finanziaria dell’Ente”.
Se Carpentiero si chiude in un no comment parla, invece, chi ha preso il suo posto in giunta, l’assessore Francesca Sagliocco. “La guardia di finanza è giunta in Comune la scorsa settimana, ma non ha portato via alcun documento”, assicura l’esponente della giunta Golia. “Ha semplicemente notificato – prosegue – alla sottoscritta e alla segretaria generale Anna Di Ronza due provvedimenti della Corte dei conti in cui vengono chieste altrettante relazioni in merito ai canoni idrici, relativamente agli ultimi 10 anni, e su quelli relativi al mercato ortofrutticolo, in quest’ultimo caso per gli ultimi 15 anni. Ovviamente risponderemo in maniera più che dettagliata in merito a ciò che c’è stato chiesto. È un lavoro molto consistente, anche perché l’arco temporale richiesto è molto vasto. Dobbiamo, quindi, inviare le relazioni entro fine gennaio del 2021”. Sagliocco, naturalmente, dice di “non sapere”, e anche se lo sapesse non lo direbbe, chi ha allertato la Corte dei conti, ma “sicuramente – osserva in conclusione – su entrambe le questioni c’è stato qualcuno che ha fatto, diciamo così, da stimolo per l’arrivo in Comune della guardia di finanza”.