Tensione alle stelle a Mondragone, dove nei pressi dei palazzi ex Cirio diventati zona rossa si è venuto a creare un vero e proprio assedio. Tra esponenti delle forze dell’ordine, italiani in rivolta contro i residenti del complesso e gli stessi abitanti, la bomba a orologeria degli ultimi giorni sta ticchettando sempre più forte. Mantenere l’ordine in una situazione del genere è virtualmente impossibile senza la collaborazione di tutte le parti in gioco. Da una parte, i cittadini residenti nei palazzi finiti in quarantena sono restii a rispettare le misure del confinamento: la maggior parte di loro lavora e guadagna a giornata, e non si può permettere un periodo di ‘riposo forzato’. Dall’altra, i cittadini residenti nel comune balneare si sono trasformati in violenti manifestanti e hanno messo sotto assedio la zona rossa, assumendo comportamenti anche violenti: si passa, così, con una tranquillità spaventosa da epiteti razzisti alla distruzione delle auto e dei furgoni parcheggiati nel parco. Lancio di sedie dai balconi da parte dei cittadini bulgari, lancio di sassi da parte di quelli italiani, che se la sono presa anche con i finestrini delle auto dei residenti del parco, staccando addirittura le targhe e alzandole al cielo come un trofeo: scene di insofferenza sociale che mettono in pericolo ogni possibile strategia per tentare di risolvere la questione.
Un gruppo di cittadini bulgari, inoltre, ha portato la protesta a livelli concreti quando ha cercato di allontanarsi dalla zona rossa. Le forze dell’ordine che stanno presidiando gli accessi al complesso residenziale sono intervenute e hanno riportato i fuggitivi all’interno delle mura. Ma queste non sono le uniche difficoltà che stanno avendo le forze dell’ordine: con fatica stanno riuscendo a contenere la folla di manifestanti che assedia la zona rossa, protestando contro i residenti e il focolaio che hanno causato. Accorgendosi che il cordone delle forze dell’ordine non permetteva loro di avvicinarsi ulteriormente, i manifestanti si sono rivoltati in strada, arrivando a bloccare la Domitiana. Tra i momenti di tensione, ci sarebbe anche un agente di polizia rimasto ferito. Un’onda d’urto che sembra difficile da contenere: talmente tanto che il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha chiesto l’arrivo urgente di un centinaio di uomini dell’esercito al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che ha risposto in modo positivo.
A destare preoccupazione – tanto per mettere ulteriore benzina sul fuoco – sono alcuni residenti del complesso residenziale che sono stati trovati positivi. Queste persone sono scomparse, non si riesce più a rintracciarli: sembra che molti degli stranieri non risultino censiti e qualcuno ipotizza che abbiano fatto perdere le proprie tracce, anche in vista di possibili problemi lavorativi. Tensione esplosiva anche nei pressi del municipio di Mondragone, dove il sindaco è stato costretto a ricevere una trentina di cittadini. “Bisogna intervenire urgentemente – commenta il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli – e reprimere le violenze e questa follia. Esercito e forze dell’ordine ripristino la normalità e il controllo del territorio prima che la vicenda degeneri ancora di più e possa trasformarsi in tragedia. Non c’è un minuto da perdere”.
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