La filariosi è una patologia parassitaria che può colpire i nostri amici a zampe, causata da un nematode la Dirofilaria Immitis, comunemente nota come “Filaria”. Le sue larve vengono trasmesse da un cane ad un altro tramite la puntura di zanzara, che ne causa l’ingresso nel circolo sanguigno, insediandosi nei vasi polmonari e cardiaci.
Purtroppo proprio in queste sedi i vermi possono accoppiarsi e produrre altre larve finendo per infestare l’intero organismo. La zanzara è solo un ospite intermedio in cui le larve maturano per poi essere iniettate in un nuovo ospite, in tal caso il cane.
Quali sono i sintomi? Il cane può rimanere asintomatico anche per anni. I sintomi sono progressivi nel tempo, divenendo via via più gravi, strettamente dipendenti anche dal grado di infestazione e dalla taglia del cane stesso (difatti cani di taglie più piccole sono più a rischio per la rapida evoluzione della patologia).
Tra i sintomi che caratterizzano la filariosi vi sono:
- tosse
- affanno durante l’attività fisica
- dispnea, cioè difficoltà a respiratore, da lieve a grave
- svenimenti
- dimagrimento
- insufficienza cardiaca e formazione di edemi periferici
- ipertensione polmonare
- anemia ed emolisi (rottura dei globuli rossi)
In Italia le aree più a rischio sono: Lombardia, Piemonte e Veneto meridionali, Liguria orientale, Toscana centro-settentrionale ed Emilia Romagna.
Dal momento dell’infestazione alla maturazione del parassita passano circa 6 mesi, durante i quali il cane non presenta sintomi. Trascorso questo arco di tempo iniziano a manifestarsi le problematiche conseguenti ai danni polmonari e cardiaci.
La scelta viene fatta dal veterinario sulla base della razza e dello stile di vita del cane. Prima di iniziare qualsiasi tipo di trattamento profilattico è obbligatorio effettuare test diagnostici specifici per escludere una possibile già presente infestazione asintomatica. Lo screening consiste in un test rapido ambulatoriale, tramite un semplice prelievo di sangue.