C’è grossa apprensione per il caso dei 70 studenti italiani bloccati dalle autorità maltesi sull’isola di Malta dopo lo scoppio di un pericoloso focolaio di Covid-19 il quale avrebbe favorito il contagio del virus tra alcuni ragazzi del gruppo e tra i loro accompagnatori: in tutto sarebbero 21 i contagiati e tra loro ci sarebbe anche una ragazza di Portici, in provincia di Napoli.
Onde prevenire possibili rischi per la diffusione del contagio sull’isola, le autorità maltesi avrebbero provveduto a trasferire tutti i ragazzi contagiati in un albergo isolato, nella città di Qawra, dove dovranno restare in quarantena almeno fino al 22 luglio. Tuttavia non sono mancate le polemiche in quanto i ragazzi positivi sarebbero stati lasciati soli in albergo senza ricevere alcuna assistenza medica né terapia farmacologica antivirale. A seguire il caso, in queste ore, è l’avvocato Erich Grimaldi, già presidente del comitato Cura domiciliare Covid-19 il quale si è adoperato per mettere in contatto i ragazzi affinché potessero essere assistiti da un medico a distanza.
Il gruppo di studenti provenienti da diverse città italiane si era recato a Malta per una vacanza-studio sovvenzionata dall’Inps e organizzata da un’agenzia turistica di Ascoli Piceno, nelle Marche. Tuttavia l’esplosione del focolaio di Covid-19 tra i giovani ha complicato la loro permanenza sull’isola. Quella che doveva essere un’occasione di svago e di socialità per i giovani studenti italiani si è presto trasformata in un incubo. Nel frattempo le istituzioni italiane hanno attivato le procedure per consentire il rimpatrio almeno dei ragazzi risultati negativi al tampone i quali dovranno in ogni caso trascorrere un periodo di quarantena obbligatoria nei propri comuni di residenza.
Il ministro della Salute del governo maltese Chris Fearne, dal canto suo, ha confermato la chiusura dei confini dell’isola per coloro che non sono vaccinati: a partire dal 14 luglio, infatti, tutti coloro che vorranno fare accesso a Malta dovranno avere con sé il green pass a conferma della somministrazione del vaccino a cui dovrà essere allegato un certificato di vaccinazione. La decisione è stata presa dal governo maltese in seguito alla conferma di 252 nuovi casi di Covid-19 nel giro di pochi giorni e dell’esplosione di alcuni focolai nei luoghi più frequentati e affollati dell’isola.
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