Sabato 10 luglio verrà presentato in anteprima a Macchiagodena, centro cittadino situato sul versante occidentale dei Monti del Matese, in provincia di Isernia, La guerra dimenticata, ultimo lavoro editoriale del giornalista e scrittore casertano Giuseppe Russo. Per l’occasione verrà presentato anche un secondo libro dell’autore intitolato Operazione 51. L’evento si svolgerà alle 18:30 nella biblioteca comunale e sarà moderato dal giornalista Roberto Rapuano. Non mancheranno, durante l’incontro, anche i saluti da parte delle istituzioni locali.
La guerra dimenticata, edita dalla casa editrice Boopen, è il secondo volume della collana intitolata I caduti di pietra. A questo lavoro lo scrittore casertano, da sempre attivo nella ricerca e nella divulgazione storica, aggiunge un innovativo linguaggio di tipo fumettistico con l’avvio di una serie di monografie illustrate. Siamo nel vivo della Seconda guerra mondiale e il nostro patrimonio artistico e culturale viene prima depredato delle milizie d’occupazione nazifasciste, poi perisce sotto le bombe sganciate dall’aviazione alleata per sconfiggere il nemico. Il racconto di quei tragici eventi evidenzia un periodo nel quale non caddero solamente decine di migliaia di vite umane, ma con loro vennero cancellate anche importanti testimonianze della nostra storia e della nostra cultura. A queste vicende, in attesa della pubblicazione del terzo e ultimo capitolo della trilogia, Giuseppe Russo ha unito una particolare linea divulgativa da accompagnare ai suoi libri: si tratta di una serie di monografie a fumetti. Già con il primo numero della collana realizzata in grafica computerizzata e disegni a matita, ossia Operazione 51, lo scrittore ha raccontato la storia poco conosciuta del furto dei dipinti napoletani da parte dei tedeschi in ritirata, alla fine del 1943, pochi mesi prima del bombardamento dell’Abbazia di Montecassino.
“Nei miei testi e nelle monografie a fumetti – spiega Giuseppe Russo – c’è la verità storica che in molti non hanno voluto raccontare. Il racconto viene introdotto da una frase molto significativa: nel male non tutto è male, come nel bene non tutto è bene. Analizzare ciò che è successo realmente sui nostri territori – prosegue l’autore – è fondamentale per mettere in evidenza come il Sud e la Campania siano diventati territori di dolorosa sperimentazione del conflitto sia da parte degli Alleati che da parte delle truppe d’occupazione, ma ci rammenta pure la nascita di una nuova emancipazione culturale e di un’embrionale globalizzazione nel nostro Paese partita proprio da Napoli e portata avanti dagli americani. Emergono infine anche altri fenomeni – conclude lo scrittore casertano – che solo rileggendo la storia si possono notare: è il caso dell’affascinante fenomeno del turismo militare di massa, filone storico che ho inaugurato nel 2014 e che sarà presto condensato in un libro dedicato”.
La foto presente sulla copertina de La Guerra Dimenticata è stata prelevata dagli archivi Nara negli Stati Uniti e fu scattata dai famosi Signal corps, i reparti speciali americani che documentavano le varie fasi del conflitto bellico: una guerra che ha massacrato parte dei beni culturali italiani restituendoci diversi “falsi storici” come la Cattedrale di Benevento, la Basilica di Santa Chiara a Napoli e la stessa Abbazia di Montecassino.
Giuseppe Russo è blogger, scrittore, ricercatore, giornalista di origini casertane. Collabora con numerose testate giornalistiche e riviste periodiche di divulgazione tra cui L’Inchiesta, Horizon Magazine, Hera Magazine e con il bollettino scientifico del Centro documentazione studi cassinati. Conduce importanti rubriche radiofoniche e televisive sulle emittenti regionali. All’attivo ha cinque pubblicazioni, diversi saggi scientifici e ha curato corsi di formazione sul recupero territoriale delle aree depresse del Paese, oltre a essere relatore in diversi seminari di studio sulle perdite belliche dei beni culturali italiani e mondiali, inclusi i più eclatanti casi di furti di opere d’arte.

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