Questa settimana la recentissima proclamazione del Premio Strega 2021 mi fornisce l’occasione per parlarvi di un libro che ha vinto la LXVIII edizione della competizione: Il desiderio di essere come tutti di Francesco Piccolo (Einaudi, 2013).
La mia generazione, quella dei Millenials, non ha mai conosciuto la vera sinistra italiana: chi di noi è stato più fortunato ha sentito parlare di Berlinguer nei libri di storia ma, nella maggior parte dei casi, non riusciamo a immaginare la “vita pura” di cui ci parla l’autore. Noi siamo quelli della “vita impura”, quelli che hanno vissuto i vent’anni della parabola ascendente di Berlusconi.
Gli aneddoti storici e politici si intrecciano agli episodi sulla vita privata. Che sia o meno un espediente narrativo, il racconto del primo amore che muore il giorno di San Valentino alternato a una frase di Craxi riesce a renderci partecipi della storia del nostro Paese, anche di quella che non abbiamo potuto vivere in prima persona.
Il motivo principale per cui amo questo scrittore è che in ogni sua opera ritrovo molto di me stessa. Nel caso specifico, ho trovato le ultime righe assolutamente illuminanti… Lascio a voi il piacere di scoprirle e, magari, di individuare tra di esse un pezzo della vostra storia personale.
Il consiglio della settimana: Due vite di Emanuele Trevi (Neri Pozza, 2021). Il libro vincitore del Premio Strega di quest’anno: la storia di due vite, quelle degli scrittori Rocco Carbone e Pia Pera, legati da una profonda amicizia e scomparsi prematuramente.