Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca sarebbe indagato per corruzione a Salerno. Le prime indiscrezioni sulla notizia erano già state diffuse questa mattina dal giornalista e conduttore di Non è l’Arena su La7 Massimo Giletti il quale, sulla propria pagina Facebook, aveva pubblicato un video nel quale anticipava l’avvenuta consegna dell’avviso di garanzia da parte degli ufficiali giudiziari al governatore campano presso la sede del Genio civile del capoluogo salernitano dove ogni venerdì De Luca si reca per girare la sua abituale diretta social. Lo stesso conduttore televisivo era stato etichettato dal presidente campano con epiteti dispregiativi diversi giorni fa. La notizia ha fatto immediatamente il tam tam sui social generando attimi di imbarazzo ai vertici della Regione Campania, poi nel primo pomeriggio è arrivata la conferma da parte dello staff del governatore in merito all’iscrizione di De Luca sul registro degli indagati.
Il presidente campano avrebbe infatti ricevuto in mattinata un avviso di proroga delle indagini nella quale gli sarebbe stato contestato il reato di corruzione. Per adesso però c’è da dire che dagli uffici della Procura della Repubblica di Salerno non è trapelata alcuna indicazione dettagliata circa l’evolversi delle indagini a carico di De Luca. Il Procuratore capo di Salerno Giuseppe Borrelli, raggiunto dai giornalisti, ha affermato di rifiutarsi categoricamente di rilasciare dichiarazioni e di rispondere a domande sull’inchiesta giudiziaria in corso, almeno fino a quando le indagini non saranno concluse. Tuttavia, stando alle indiscrezioni raccolte in esclusiva da alcune delle principali testate nazionali come La Repubblica e Il Fatto Quotidiano, le vicende che coinvolgerebbero Vincenzo De Luca sarebbero legate a un doppio filo con l’inchiesta sugli appalti truccati a Salerno che ha portato agli arresti domiciliari del consigliere regionale di Campania Libera Nino Savastano, già ex assessore alle politiche sociali del Comune di Salerno, e al coinvolgimento del “ras” delle cooperative salernitane Fiorenzo Zoccola, quest’ultimo finito anche in carcere.
Le indagini avevano già coinvolto il cosiddetto “cerchio magico” del governatore campano, composto da persone a lui vicine e fidate, fino ad arrivare alla sua stessa persona. Adesso starà allo stesso De Luca dimostrare la sua eventuale estraneità ai fatti imputatigli dai magistrati. Nell’inchiesta della Procura sono infatti coinvolti altri ventinove indagati, accusati a vario titolo e in concorso tra loro dei reati di turbata libertà degli incanti, induzione indebita, associazione a delinquere e di corruzione a scopi elettorali. A Palazzo Santa Lucia e a Salerno si respira in queste ore un clima teso e pesante. Nella città “feudo” del governatore si temono nuovi sviluppi importanti sull’inchiesta e le porte del “palazzo” sono state letteralmente sbarrate ai giornalisti e ai cronisti nel timore che ci possano essere fughe di informazioni. Le uniche certezze, per ora, riguardano il proseguimento delle indagini da parte dei magistrati del pool di Salerno. Sicuramente nei giorni a venire ci saranno aggiornamenti importanti in merito a questo vero e proprio “terremoto” politico-giudiziario che fa tremare i vertici della Regione Campania e del Comune di Salerno.
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