Il centro commerciale Jambo di Trentola Ducenta inaugurerà, il prossimo sabato 11 luglio, Percorso salute, un iter pensato e realizzato a sostegno della popolazione, affinché possa attecchire la consapevolezza del valore di una corretta informazione scientifica e soprattutto della prevenzione di malattie, che possono minare seriamente la salute. Ciascuno è invitato a prendersi cura di sé attraverso screening utili a battere sul nascere malattie che, se trascurate, potrebbero rivelarsi letali. L’obiettivo dunque è quello di salvaguardare la vita contribuendo a creare territori sani con persone sane.
La prima tappa del Percorso salute nasce da una proficua sinergia con il servizio trasfusionale Giorgio Lubrano dell’ospedale Moscati di Aversa e, all’insegna dello slogan Dona il sangue e rendi il mondo un posto più sicuro, prevede per l’intera giornata di sabato prossimo la presenza presso il centro commerciale Jambo di una autoemoteca per la raccolta e la donazione del sangue, con specialisti che spiegheranno l’importanza di questo gesto, che contribuisce non solo a salvare la vita di tante persone, ma anche a tenere sotto controllo la salute del donatore. Il percorso è, a sua volta, una tappa fondamentale del più ampio progetto denominato Jambo Social Hub – La forza di innovare, il coraggio di cambiare, che tende a sviluppare idee innovative ad alto impatto sociale. Un nuovo modello commerciale socialmente responsabile che, attraverso sinergie virtuose, favorisce lo sviluppo territoriale e accresce il benessere collettivo.
“Il Jambo è consapevole di quanto sia grande la sua responsabilità sociale – dice Salvatore Scarpa, amministratore unico e legale rappresentante della Cis Meridionale Srl – ed è per questa ragione che si tende sempre più a porre il nostro centro commerciale come un partner affidabile della comunità. Da tempo stiamo sostenendo degli investimenti significativi in infrastrutturazioni sociali e culturali, che rendono il nostro centro un grosso riferimento per la popolazione. In altre parole, il Jambo va oltre la dimensione strettamente commerciale per porsi anche come luogo di aggregazione e socializzazione, di comunicatore di cultura ed erogatore di importanti servizi utili alla collettività e l’iniziativa di sabato ne è la riprova“. L’amministrazione del Jambo, che si avvale di una collaborazione costante tra Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e magistratura, è animata da una moderna visione commerciale, che privilegia percorsi in linea con le esigenze dei nuovi tempi e del territorio, utili a generare dei segnali di rigenerazione e a riattivare le potenzialità enormi del territorio per lungo tempo non valorizzate.
Il direttore del centro commerciale Luigi Credendino evidenzia come “il Jambo oggi è un vero e proprio social hub, una moderna agorà, un portatore di positività che difende le cose belle di questo territorio di cui bisogna essere fieri. Questo progetto rafforza la nostra funzione di servizio pubblico e sociale fornendo dei servizi che aiutano a rendere sano questo territorio a trecentosessanta gradi“. Credendino dà luce a un’ulteriore tematica inerente alla necessità di donazioni, acuita dalla recente pandemia. Un gesto concreto di solidarietà e di aiuto verso chi rischia seriamente la propria vita. Ed è proprio da questo presupposto solidale che prende forma la collaborazione con il servizio trasfusionale dell’ospedale di Aversa.
“Il nostro servizio trasfusionale, unico in tutta l’Asl, è in grado di fornire le unità necessarie al fabbisogno trasfusionale dei pazienti dei presidi ospedalieri dell’Asl di Caserta e di tutte le strutture private presenti sul territorio della nostra popolata provincia, raggiungendo l’autosufficienza aziendale di sangue e di emoderivati“. A parlare è il dottor Saverio Misso, dirigente del servizio trasfusionale dell’Ospedale di Aversa, Asl di Caserta, che prosegue: “tutto ciò è stato raggiunto grazie alla sensibilità e agli ideali di solidarietà della nostra popolazione, nonché all’impegno del servizio trasfusionale, insieme alle associazioni di volontariato convenzionate. Per questo motivo il contatto diretto con le persone rappresenta il canale privilegiato per diffondere le nostre idee e la nostra visione di una comunità aperta e attenta alle esigenze del prossimo”.
“Purtroppo però – continua Misso – l’autosufficienza trasfusionale regionale è un obiettivo ancora lontano da raggiungere, basti pensare che nel 2019 gli ospedali campani sono stati costretti ad acquisire da altre regioni circa 8.000 unità di sangue. Per far fronte alla grave carenza regionale, la quale si accentua maggiormente in questo periodo estivo, post influenzale e purtroppo in questo particolare momento storico legato a vicende che tutti purtroppo conosciamo e che stiamo vivendo, è necessario da parte di tutti noi operatori sanitari sensibilizzare la popolazione alla donazione di sangue e plasma. Da qui la necessità della sinergia con il Jambo e sabato inaugureremo la prima tappa di questo percorso che ci auguriamo sia il più possibile lungo e ricco di gesti di amore per il prossimo”.
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