I sogni del Napoli di superare gli ottavi di Champions League si infrangono di fronte al 3-1 del Barcellona, che conferma il proprio record positivo in casa nella fase finale della coppa. I primi dieci minuti per la squadra azzurra (per l’occasione in divisa tutta bianca) sono di ottimo livello, con un palo colpito da Mertens al secondo minuto, sprecando la ghiotta occasione del vantaggio. Il pressing iniziale del Napoli allerta la squadra catalana che ritorna a macinare gioco e possesso fino al vantaggio avvenuto al decimo minuto con incornata di testa di Lenglet su un corner regalato da Koulibaly. L’azione del gol però è viziata da un fallo evidente del difensore francese ai danni di Demme che a sua volta intralcia Koulibaly: i due cadono rovinosamente a terra ma per il direttore di gara Cakir è tutto regolare. La sfida si mette subito male per i partenopei che vanno in continua apprensione difensiva a causa delle ripartenze dei blaugrana. Non passa nemmeno un quarto d’ora dal vantaggio che a mettere la sigla sul raddoppio è proprio un ispirato Leo Messi. La Pulce prende palla in area in mezzo a tre maglie bianche e riesce a piazzare scivolando un sinistro a giro nell’angolo di Ospina per il 2-0.
La partita prosegue con il possesso palla del Barça che al trentesimo minuto troverebbe la doppietta di Messi su assist di De Jong, ma per l’arbitro, che annulla tutto, è controllo con il braccio dell’argentino. La partita prosegue senza particolari occasioni fino al quarantunesimo, quando il numero 10 della squadra catalana anticipa uno svagato Koulibaly su un rinvio ritardato: il difensore azzurro abbatte Messi in area di rigore e per l’arbitro turco non ci sono dubbi nell’assegnare il penalty. Dal dischetto Suarez non sbaglia ed è 3-0 per i catalani. Il Napoli però non si rassegna: spinto dalla grinta di Gattuso prende palla e schiaccia il Barcellona che è costretto a difendersi. Così, su un’azione di possesso in area Rakitic dà un pestone a Mertens che cade nell’area piccola: è rigore per gli azzurri. A batterlo è il capitano Lorenzo Insigne, recuperato in tempi da record dopo l’infortunio subito in campionato. Il numero 24 calcia un destro secco che spiazza Ter Stegen. Si va dunque negli spogliatoi dopo il parziale 3-1 tra Barcellona e Napoli.
Il secondo tempo si apre con qualche emozione in meno, mentre Gattuso prova a dare nuova linfa ai suoi inserendo Lobotka per Demme, con lo scopo di far girare in modo più fluido e veloce il pallone a centrocampo. E, in effetti, per venti minuti il Napoli gestisce meglio il possesso palla. Al settantesimo l’allenatore calabrese cerca di dare ulteriore profondità in attacco con l’inserimento di Politano e Lozano al posto di Callejon e Zielinski e la differenza si nota fin da subito. Negli ultimi dieci minuti, quindi, “Ringhio” Gattuso prova tutte le sue carte inserendo Milik ed Elmas al posto degli affaticati Lorenzo Insigne e Fabian Ruiz. Passa appena un minuto e il direttore di gara annulla un bel gol di testa a Milik per fuorigioco. All’ottantacinquesimo Lozano colpisce, sempre di testa, la base del palo. Prosegue l’assedio della squadra azzurra negli ultimi minuti con due importanti occasioni che vedono protagonisti Politano e Di Lorenzo, ma entrambi trovano la risposta reattiva dell’estremo difensore del Barcellona.
Il triplice fischio finale arriva al novantesimo più recupero con il 3-1 del Barcellona, così come erano finiti i primi quarantacinque minuti di gioco. L’avventura del Napoli in Champions termina così, tra l’amarezza dei due pali colpiti e alcune decisioni prese dalla terna arbitrale che lasciano discutere. Ora per la squadra allenata da Setien si avvicina la sfida dei quarti di finale col Bayern Monaco, reduce dalla vittoria contro il Chelsea per 4-1. Invece, la squadra azzurra, accantonato il sogno della Champions, già inizia a guardare al futuro con gli arrivi di Osimhen, Petagna e Rrahmani, in vista della nuova stagione agonistica, che potrebbe aprirsi – ma la data non c’è ancora – con la disputa della finale di Supercoppa italiana contro i campioni d’Italia della Juventus.
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