Il Tribunale amministrativo regionale della Campania ha bocciato il ricorso contro la chiusura delle scuole presentato dal Codacons e dalla rete dei genitori “no dad”. Attraverso i decreti 401 e 402 emanati quest’oggi il Tar ha infatti respinto le istanze di richiesta di sospensione dell’ordinanza regionale numero 6 del 27 febbraio che prevede la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado e delle università presenti sul territorio regionale a partire da oggi fino al 14 marzo.
Si tratta di una sconfitta clamorosa dunque per i genitori della rete “no dad” i quali avevano vinto i due precedenti ricorsi a febbraio nei quali chiedevano il ritorno alla didattica in presenza. Per i giudici amministrativi però il provvedimento adottato dalla Regione Campania è pienamente legittimo in quanto improntato ai principi costituzionali della salvaguardia della salute dei cittadini e del diritto all’istruzione. Le ragioni che hanno spinto il Tar a convalidare le scelte del governatore Vincenzo De Luca sono fondamentalmente legate alla possibilità di garantire in queste settimane lo svolgimento senza intoppi della campagna vaccinale per il personale scolastico ma anche per tentare di tenere sotto controllo la rapida diffusione della pericolosissima variante inglese del Covid-19. L’ordinanza regionale risulta quindi pienamente coerente e in linea con le misure e i provvedimenti di contrasto e di prevenzione della terza ondata dell’epidemia.
Nonostante l’ultima decisione del Tar i genitori “no dad” non si arrendono di fronte alla bocciatura e proseguono nel loro braccio di ferro contro la Regione. Quest’oggi il coordinamento “Scuole aperte Campania” ha scritto una lunga lettera indirizzata al presidente del consiglio Mario Draghi e al neo ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi chiedendo al governo di svolgere le proprie funzioni ai sensi dell’articolo 120 della Costituzione e applicando i poteri sostitutivi nei conflitti con le Regioni. Da domani fino a venerdì è stato inoltre indetto lo sciopero della didattica a distanza durante il quale studenti, insegnanti e genitori della rete contro la dad si rifiuteranno di connettersi al web per svolgere le lezioni on-line. Sabato infine è stata convocata una manifestazione di protesta contro la decisione presa da De Luca di chiudere le scuole.

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