In Italia, in Germania o negli Stati Uniti, probabilmente è già stata somministrata la seconda dose di vaccino e in questi giorni si inizia a parlare di terza, più precisamente da settembre, per i più fragili. Se si ha più di sessant’anni in Eritrea o in Burundi non è iniziata neanche la campagna vaccinale perchè i vaccini hanno un costo, chi se li può permettere li compra e chi non può resta sprovvisto. I Paesi più ricchi dopo la somministrazione delle dosi, a gran parte dei cittadini, stanno facendo scorte di vaccini. Quella che si sta vivendo è una vera e propria apartheid vaccinale.
L’ Organizzazione mondiale della Sanità dice che è assurdo parlare di terza dose quando ci sono Paesi che non hanno somministrato nemmeno la prima, specialmente in Africa. L’OMS parla di una drastica diseguaglianza e lancia un appello ai Paesi ricchi di donare agli Stati più poveri l’antidoto per il Covid-19. Più il virus viene lasciato circolare, insieme alle varianti, più tutti noi siamo a rischio. Intanto le case farmaceutiche stanno aumentando i prezzi del medicinale e non sono disposte a condividere il brevetto per arginare il problema.
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