Avrebbero imposto ad esercizi commerciali del Casertano, in particolare quelli dell’area agro-aversana, il ritiro degli oli esausti attraverso la loro ditta sfruttando l’appartenenza alla fazione Zagaria del clan dei Casalesi. Due dei fermati sono A. N. e G. N. rispettivamente zio e nipote, assistiti dagli avvocati Paolo Caterino, Angelo Raucci e Bartolomeo Mariniello.
I Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe, all’esito di una articolata attività di indagine coordinata dalla DDA della Procura della Repubblica di Napoli, hanno dato esecuzione, nelle prime ore della mattinata odierna, ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Napoli nei confronti di tre soggetti di Casapesenna e Casal di Principe, a carico dei quali sono stati ritenuti sussistenti gravi indizi in relazione ai reati di illecita concorrenza con minaccia o violenza e tentata estorsione, con l’aggravante del metodo mafioso e dell’agevolazione mafiosa.
I fatti sarebbero accaduti nel 2021. Dagli accertamenti realizzati dai carabinieri di Casal di Principe, è emerso che i tre non solo avrebbero imposto la loro azienda, ma avrebbero anche percosso con una mazza da baseball un imprenditore del loro stesso settore, affinché desistesse dal far loro concorrenza.