Revocati i licenziamenti annunciati dalla Jabil per i 190 dipendenti dello stabilimento di Marcianise. Nel pomeriggio di oggi, a più di una settimana dalla chiusura con un nulla di fatto dell’ultimo tavolo tra azienda, istituzioni e sindacati, il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo ha riunito le parti in causa e dato il via a una nuova trattativa, conclusasi con un accordo i cui termini verranno resi pubblici nelle prossime ore. Secondo quanto riferito dal ministro, i lavoratori della multinazionale americana riceveranno un sostegno al reddito con la cassa integrazione e saranno accompagnati in un percorso di ricollocazione verso altre aziende.
Soddisfazione per l’intesa raggiunta è stata espressa, in una nota congiunta, da Nicola Ricci, Massimiliano Guglielmi e Francesco Percuoco, rispettivamente segretari generali di Cgil Campania, Fiom-Cgil Campania e Fiom Cgil Caserta: “Bene il ritiro licenziamenti da parte di Jabil. Ora – hanno sottolineato i tre – è fondamentale proseguire il confronto con il governo per ricollocare 190 lavoratori presso altre aziende e chiarire cosa ne sarà dei 350 lavoratori e lavoratrici ancora in forza allo stabilimento di Marcianise. Con l’accordo di oggi – hanno continuato – si pone fine ad un’ingiustizia e alla violazione delle leggi italiane. Ora serve ripartire dal ritiro dei licenziamenti e assicurare un serio futuro produttivo e di lavoro stabile. Le mediazioni istituzionali e la battaglia sindacale – hanno ricordato Ricci, Guglielmi e Percuoco – devono trovare il concreto sbocco in un territorio già martoriato da crisi e delocalizzazioni. Si ricomponga il tavolo per affrontare seriamente le opzioni in campo a partire dalla piena occupazione per tutti”. Parole positive sono arrivate anche da Matteo Coppola, segretario generale Cgil Caserta: “La caparbietà e il fronte comune di sindacati e lavoratori nei confronti di un atteggiamento inaccettabile di Jabil hanno infine pagato – ha affermato – bene il ritiro dei licenziamenti, si lavori da subito per garantire il futuro dello stabilimento e dare certezza alle opportunità di reimpiego dei lavoratori”.
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