Sebbene la Campania rientri nella zona gialla, sono diversi i mercati che sono stati sospesi: da Alife, Teano, Vairano, Patenora, fino a Vairano Scalo, solo per citare alcune fiere che si tengono in provincia di Caserta. Per questo motivo, è scattata la protesta tra gli ambulanti: “Noi penalizzati da decisioni arbitrarie e incomprensibili”, affermano. A raccogliere il malcontento è la Confcommercio Caserta, fortemente preoccupata per l’intera categoria, già messa in ginocchio per la pandemia in corso: “Non comprendiamo – ha dichiarato Vincenzo De Matteo, responsabile provinciale di Fiva (Federazione italiana venditori ambulanti) – i motivi per i quali si sia deciso di interrompere le fiere settimanali, anche in virtù del fatto che fino a oggi non c’è mai stato un caso di contagio accertato tra gli operatori del mercato”.
Confcommercio ha chiesto un incontro, nello specifico, con l’amministrazione comunale di Teano, con l’obiettivo di allargare il dialogo anche con le istituzioni di altre città, poiché la situazione, soprattutto economica, sembra essere molto grave: “Il sindaco di Teano, dopo il pressing degli ambulanti – ha spiegato De Matteo – ha promesso che riattiverà il mercato sabato prossimo, ma al momento non è stato ancora firmato alcun documento ufficiale in tal senso. Non vorremmo che l’autorizzazione fosse riservata esclusivamente ai banchi alimentari e a quelli dell’ortofrutta come già accaduto sabato scorso. Sono circa un centinaio gli operatori attivi ogni settimana in questo mercato, una sospensione prolungata dell’attività comporterebbe pertanto ricadute pesanti sul piano economico e sociale. Stesso discorso per Vairano Patenora e Vairano Scalo, dove operano circa centocinquanta ambulanti e per Alife dove i banconisti sono più di centotrenta”.