Dopo la notizia dell’archiviazione delle accuse riguardanti il regista napoletano ex docente dell’Accademia di Belle arti di Napoli, accusato l’anno scorso di violenza sessuale da una studentessa, il collettivo femminista Non una di meno – Napoli ha reso pubblica la propria posizione su Facebook, dopo che già nei mesi scorsi aveva organizzato sul tema una serie di sit-in e manifestazioni in pieno centro di Napoli e anche all’interno dell’Accademia, con manifesti e incontri con studenti e studentesse già dal mese di dicembre del 2019. Dalla nota di Non una di meno – Napoli, infatti, emergono amarezza e disappunto di fronte alla notizia dell’archiviazione. “È da più di un anno che abbiamo modo di ascoltare, affiancare e sostenere, come possibile, molte ragazze che durante questi anni hanno subito violenze, stalking, abusi di potere, sessismo da parte del docente universitario dell’Accademia. Siamo purtroppo consapevoli che non sempre le sentenze dei tribunali fanno rima con giustizia e, ancor di più, quando si tratta della complessità della violenza maschile sulle donne”.
L’esito giudiziario non ha fermato il collettivo, che infatti ha garantito nuove iniziative, per non lasciare sola nessuna ragazza: “È giunto il tempo di continuare a esserci, organizzarci e a non lasciare che il carnefice si presenti come vittima”. Anche i militanti dell’Ex Opg occupato – Je so’ pazzo hanno commentato la sentenza con un lungo post su Facebook, definendola “inammissibile“. Sebbene l’accusa di violenza sessuale sia stata archiviata, la storia non può dirsi conclusa, poiché sono attualmente in corso ulteriori indagini riguardanti lo stesso ex docente, ritenuto responsabile di una molestia nei confronti di un’altra studentessa, che ha denunciato di essere stata palpeggiata all’uscita dell’aula alla fine di una lezione, nel 2015. E le nuove indagini riguarderebbero anche un altro professore, che un’altra allieva sempre dell’Accademia ha accusato di averla palpeggiata durante la realizzazione di un disegno, stavolta nel 2017. Ai due indagati è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini, mentre la difesa ha a disposizione venti giorni di tempo per fornire memorie difensive o chiedere ulteriori supplementi di indagine.

Segui già la pagina Facebook Il Crivello.it?