È una storia che ha dell’incredibile quella capitata ad una famiglia di Capri che è rimasta bloccata in Kenya a causa del Covid-19. Tutto è iniziato lo scorso 29 febbraio quando Fabiano, assieme alla moglie Diana e ai figli piccoli Gabriele e Mattia, di cinque anni il primo e di diciannove mesi il secondo, hanno intrapreso il viaggio dei loro sogni a Watamu, piccolo paradiso tropicale costiero a nord di Mombasa, in Kenya. Quello che doveva essere un sogno, realizzato con i sacrifici e il duro lavoro dei due coniugi, si è trasformato ben presto in un incubo senza via d’uscita.
In seguito all’emergenza epidemiologica infatti sono stati cancellati tutti i collegamenti e i voli internazionali tra il Paese africano e l’Italia, una situazione che ha costretto la famiglia di Capri e altre 500 persone a restare bloccati in un Paese sconosciuto, senza più disponibilità economiche, con due figli piccoli a carico e senza conoscere la lingua del posto. La famiglia ha provato ad imbarcarsi in un volo per Francoforte ma le autorità tedesche hanno negato loro l’accesso perché non c’erano più posti disponibili. A nulla sono valsi i tentativi di mettersi in contatto con l’ambasciata italiana che non ha saputo trovare soluzioni, né dare risposte concrete alla famiglia in evidente difficoltà. Ad oggi sono passati due mesi e la famiglia, così come raccontato da Diana e Fabiano sui social, si è dovuta arrangiare come poteva, senza tutele e senza sostegni, riparando assieme ai figli piccoli nella dependance di un villaggio turistico abbandonato, in cui mancano acqua ed elettricità. Una situazione davvero al limite della sopravvivenza, in cui a subire la peggio sono stati i figli piccoli della coppia, che per due mesi sono stati costretti a vivere in condizioni estreme.