Il Financial Times ha presentato la sua classifica annuale dei migliori Masters in Management 2023. In testa la parigina HEC, davanti all’Università di San Gallo in Svizzera e la London Business School. L’Italia conquista posizioni di prestigio nella classifica: sono tre le università che si sono posizionate tra le prime 100 a livello globale.

All’ottavo posto, la laurea magistrale in Management della Bocconi, che registra un notevole miglioramento di 12 posizioni rispetto all’anno precedente. Trentesima la Luiss Guido Carli, che migliora addirittura di venti posizioni rispetto al 2022, mentre era 90° solo nel 2019. In classifica anche il Politecnico di Milano, che si posiziona al settantesimo posto, con un miglioramento di sette posizioni rispetto all’anno precedente, e continua la sua costante crescita, considerando che nel 2021 si trovava all’ottantacinquesima posizione.
Tutte le scuole di business nella classifica sono di alta qualità, si legge in una nota del Financial Times, che sottolinea come ci siano solo 186 punti che separano la prima in classifica, la HEC di Parigi, rispetto alla centesima. La scuola parigina si è posizionata al primo posto dopo diversi anni in cui era al secondo posto, ottenendo risultati eccezionali sia in termini di stipendi medi degli ex studenti (129.806 sterline in media) sia per i risultati accademici e l’insegnamento dedicato alla sostenibilità.Altro notevole risultato è stato ottenuto dalla Rabat Business School, che è salita di 32 posizioni in un solo anno, raggiungendo la cinquantesima posizione. Questa scuola marocchina si distingue per la mobilità internazionale dei suoi laureati, offrendo un’eccellente opportunità per studiare in alto livello in Africa, secondo i suoi ex studenti.

La Bocconi ha raggiunto la top 10 mondiale grazie al suo approccio internazionale, con il 41% degli studenti e il 45% dei professori provenienti da fuori Italia. Inoltre, offre agli studenti la possibilità di trascorrere un semestre in una delle 280 scuole partner in Europa, Asia, Stati Uniti, Sud America e Australia. Il ranking del Financial Times tiene conto di diversi criteri, tra cui la progressione di carriera, il salario medio degli ex studenti e il tempo medio tra la laurea e il primo impiego, che nel caso del Master of Science in International Management della Bocconi è mediamente inferiore a un mese. Particolare importanza in questo ranking hanno poi i criteri relativi all’ingresso nel mercato del lavoro (il tempo di attesa tra la laurea e l’inizio del primo lavoro è mediamente inferiore ad 1 mese), alla progressione di carriera e al salario. “La prospettiva internazionale del nostro Master of science si vede anche nella destinazione dei nostri laureati: ad un anno dalla laurea il 60% di loro lavora all’estero”, sottolinea il direttore della Bocconi, Massimo Magni.

La Luiss Guido Carli ha registrato il suo miglior risultato nella classifica FT fino ad oggi, scalando oltre venti posizioni rispetto al 2022 e raggiungendo il 30° posto al mondo per la Laurea Magistrale in ‘Management’. La continua crescita della Luiss è stata evidenziata anche da nuovi criteri relativi al network degli alunni, alla sostenibilità e agli sforzi per preservare l’ambiente e mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Il Rettore della Luiss, Andrea Prencipe, ha sottolineato l’importanza dell’internazionalizzazione, dell’innovazione e dell’interdisciplinarietà nei percorsi accademici offerti, enfatizzando l’obiettivo di formare leader cosmopoliti capaci di affrontare il cambiamento. Il tasso di occupazione dei laureati della Luiss è impressionante, raggiungendo il 96% entro un anno dalla laurea e salendo rispettivamente al 97,1% e al 98,2% dopo tre e cinque anni. Il solido legame con il mondo del lavoro rappresenta un elemento cruciale del percorso offerto dalla Luiss, che inizia fin dal primo giorno di Università. Anche durante la tradizionale Cerimonia di Benvenuto alle matricole infatti, i nuovi iscritti hanno avuto modo di ascoltare, oltre alle parole del rettore Andrea Prencipe e del direttore generale Giovanni Lo Storto, anche le testimonianze, tra gli altri, di due Top Manager di successo come Maximo Ibarra, amministratore delegato di Engineering, e Alessandra Ricci, amministratore delegato di Sace e Alumna Luiss.
