Un Consiglio comunale di Aversa dal sapore del “dentro o fuori” quello che dovrebbe andare in scena tra mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio. Due, come al solito, le convocazioni del presidente Carmine Palmiero, in un clima politico molto teso all’interno della maggioranza, che fatica a trovare la quadra.
Il civico consesso si terrà in seduta straordinaria e tra i punti all’ordine del giorno spicca la cruciale questione dell’ampliamento del liceo scientifico “Enrico Fermi”. È questo uno dei due nodi da sciogliere tra i sostenitori del sindaco Alfonso Golia; l’altro riguarda la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili.
Se le posizioni dei diversi gruppi di maggioranza rimarranno le stesse degli ultimi giorni, il rischio di una spaccatura potrebbe diventare realtà. Le baruffe delle ultime settimane interne al Pd, il malcontento dell’assessore al Bilancio Nico Carpentiero, tradotto in una “tregua armata” dalla faticosa opera di ricucitura del primo cittadino, nascondono divergenze profonde sulle scelte politico-amministrative da compiere in breve tempo.
Le 21 nuove aule del liceo scientifico, che consentirebbero alla dirigente scolastica Adriana Mincione di accettare le oltre 500 richieste di iscrizioni pervenute per l’anno 2020/2021, rappresentano il motivo principale del muro contro muro tra le due correnti del Partito democratico. L’area che dovrebbe ospitare le nuove classi che si verrebbero a formare è quella adiacente all’attuale istituto, di proprietà della famiglia dell’ex sindaco Giuseppe Sagliocco.
Il Comune di Aversa dovrebbe approntare e approvare il cambio di destinazione d’uso da artigianale-commerciale a scolastico, ma su questo punto è nato l’intoppo. Il gruppo storico del Pd e l’esecutivo non intendono che ci siano nuovi fitti per ospitare le scuole e pongono la questione da un punto di vista ideologico: “Siamo di centrosinistra, gli istituti scolastici devono essere di nostra proprietà”.
Un principio, quello delle donne e degli uomini dei democratici vicini al consigliere regionale Stefano Graziano che cozza con il pensiero dell’altro gruppo del partito, quello che fa capo a Gennaro Oliviero. I consiglieri comunali Paolo Santulli, Francesco Forleo ed Eugenia D’Angelo propendono per la soluzione opposta e potrebbero votare con la minoranza il cambio di destinazione d’uso.
Un fatto di non poco conto, che rimarcherebbe ufficialmente la spaccatura in seno al Pd di Aversa, ai ferri corti anche per la questione dei lavoratori socialmente utili. In questo caso, la componente storica del partito vorrebbe stabilizzare in maniera definitiva gli lsu, ma l’idea non convince il gruppo di Santulli, che teme un “bagno di sangue” economico per le già risicate casse comunali. La paura è che terminati i finanziamenti pubblici iniziali, l’ente locale possa trovarsi in gravi difficoltà.
Insomma, la prossima seduta del Consiglio comunale diventa davvero interessante per capire che aria tira nella maggioranza. In questi giorni il lavorio sottobanco per trovare una soluzione comunale è incessante, ne vedremo il risultato, a meno di altri colpi di scena, a metà della prossima settimana.
Segui già la pagina Facebook il Crivello.it?
Commenti riguardo questo post