Un ventinovenne di origini nigeriane già noto alle forze dell’ordine, J. O., è stato arrestato dai carabinieri: l’uomo dovrà rispondere dei reati di danneggiamento, lesioni aggravate e tentata rapina impropria. Il reo è stato infatti protagonista di uno psicotico e alquanto singolare tentativo di rapina consumatosi ai danni di una parafarmacia di Licola, nel territorio comunale di Pozzuoli, in provincia di Napoli.
Nello specifico, il ventinovenne si è prima diretto contro l’esercizio commerciale di via Antonio De Curtis, poi ha impugnato un bastone con fare minaccioso. Comprese le cattive intenzioni dell’uomo, i dipendenti della parafarmacia hanno sbarrato la porta di ingresso per impedirgli di entrare e di rapinare il negozio. Ma il rapinatore ha iniziato a colpire le vetrine dell’attività commerciale nel tentativo di danneggiarle. Non riuscendoci, s’è impossessato della bici di uno dei dipendenti parcheggiata nei pressi del negozio e si è lanciato a tutta velocità contro la vetrata sperando di utilizzare il velocipede come un ariete per sfondare le vetrate. Anche in questa circostanza, però, l’aggressore non è riuscito nel suo intento di introdursi nell’esercizio e ha deciso di desistere dal tentativo di rapina. L’uomo si è così messo in sella alla bici appena rubata e ha tentato di fuggire ma non è riuscito nemmeno a fare questo, poiché il proprietario lo ha inseguito e poi raggiunto: tra i due è nata una violenta colluttazione nella quale il rapinatore ha avuto di nuovo la peggio.
Arresosi di fronte ai suoi tentativi maldestri di farla franca, il ventinovenne ha così abbandonato la bici in strada e ha iniziato a fuggire a piedi nella speranza di riuscire a dileguarsi tra le strade di Licola. Durante la sua corsa, però, il fuggitivo ha prima colpito con un pesante schiaffo al volto un passante senza motivo, poi ha letteralmente danneggiato due auto ferme in sosta. Nel frattempo, alcuni cittadini che avevano assistito impauriti alle azioni psicotiche e deliranti dell’uomo hanno allertato i carabinieri del locale comando operativo. I militari, avvertiti della pericolosità dell’uomo, si sono tenuti in allerta preparandosi ad “accoglierlo” in modo adeguato e così è accaduto: nella sua confusionale fuga il reo si è, infatti, avvicinato proprio a una volante dei carabinieri i quali hanno aspettato il momento propizio per acciuffarlo. Bloccato e arrestato dai militari, la corsa di J. O. è terminata direttamente dietro le sbarre del carcere di Poggioreale in attesa di giudizio.

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