Nella giornata di ieri, venerdì 14 febbraio, i carabinieri della stazione e del nucleo operativo della compagnia di Maddaloni, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo disposto dall’ufficio del Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della medesima Procura della Repubblica. Il sequestro riguarda il cavalcavia conosciuto come “Ponte Vapore”, sito nel Comune di Maddaloni.
Si è giunti a tale decisione dopo una segnalazione di pericolo di crollo sulla linea ferroviaria sottostante, la Napoli-Cassino. La Procura ha nominato due consulenti tecnici, i quali, dopo complesse indagini, realizzate in sinergia con la Rete ferroviaria italiana, hanno concluso che la struttura, nonostante lo stato di degrado, “non versa in un’imminente condizione di collasso, ma si presenta inadeguata a fronteggiare i carichi verticali e quelli sismici”.
Sono stati, pertanto, sollecitati urgenti e idonei provvedimenti, tesi garantire l’utilizzo dell’opera in sicurezza. In alternativa alla completa chiusura del cavalcavia e in attesa della realizzazione di opportuni interventi di miglioramento o adeguamento della struttura, secondo le normative vigenti, i consulenti hanno consigliato l’adozione di idonee limitazioni del traffico, mediante l’installazione di barriere adatte a ridurre la carreggiata e di semafori per regolare il traffico.
I consulenti, inoltre, hanno ritenuto accettabile il passaggio dei veicoli con peso, a pieno carico, inferiore a 3,5 tonnellate. Una tale limitazione del traffico, per effetto dell’allontanamento dei veicoli dal margine della sede stradale, consentirebbe di risolvere, momentaneamente, anche il problema della inadeguatezza delle barriere laterali, fino alla realizzazione di un intervento definitivo di adeguamento della struttura.
La Procura ha precisato che “le misure di sicurezza minime adottate recentemente dal Comune di Maddaloni, con l’ordinanza sindacale n. 73 del 10 settembre 2018, consistenti nella limitazione della circolazione dei mezzi pesanti superiori a 35 quintali di peso e l’apposizione di barriere in cemento ai due lati di ingresso del ponte, sono risultate inadeguate”.
Pertanto, il Comune avrà “facoltà d’uso” della struttura solo se adotta misure di sicurezza adeguate, già individuate dai consulenti e tali da impedire situazioni di pericolo. In particolare, l’ente dovrà adottare i seguenti provvedimenti: consentire il passaggio sul cavalcavia dei soli veicoli aventi massa inferiore a 3,5 tonnellate; limitare il traffico ad una corsia di marcia centrale con senso unico alternato mediante l’utilizzo di barriere di protezione in acciaio; installare dei semafori per regolare il traffico; installare barriere in calcestruzzo per impedire il transito di mezzi pesanti; apporre una rete di protezione a tutela della sede ferroviaria, per evitare il rischio di caduta di materiale dall’alto.
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