Avevano messo nel loro mirino un imprenditore edile della zona, rendendolo vittima di numerose richieste estorsive. Per questo motivo, C. M., quarantenne già agli arresti domiciliari per un’altra ordinanza, e P. D. R., quarantacinquenne, entrambi maranesi, sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Marano di Napoli, durante un’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia. I due, infatti, sono ritenuti responsabili proprio del reato di estorsione, peraltro aggravata dal metodo mafioso, in quanto si sono avvalsi della forza intimidatrice del clan camorristico Orlando, operante nello stesso territorio nel Napoletano e del quale i due uomini farebbero parte.
Nello specifico, da ciò che è emerso dalle indagini, gli arrestati hanno ripetutamente avvicinato un imprenditore edile locale, soprattutto in prossimità delle festività, per avanzare richieste estorsive ai suoi danni. La vittima, per timore di eventuali ritorsioni, ma anche in conseguenza delle continue pretese di denaro, nella speranza di non avere più problemi con il clan avrebbe versato agli estorsori 1.000 euro, finiti poi nelle casse della criminalità organizzata locale. I due, dunque, dopo essere stati arrestati, sono stati condotti presso il carcere di Secondigliano.