Un duro colpo è stato inflitto questa mattina al clan Polverino, sodalizio criminale egemone nell’area a Nord di Napoli, in particolar modo a Marano, Villaricca, Quarto e Qualiano. Stamane, infatti, i militari dell’Arma dei carabinieri del comando provinciale di Napoli, al termine di un’articolata indagine volta a rintracciare i beni e il patrimonio commerciale e immobiliare gestito dal clan di camorra, hanno dato esecuzione a un provvedimento di confisca emesso dal Giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, con conseguente sequestro di numerose attività imprenditoriali saldamente legate al clan.
L’operazione diurna condotta dai carabinieri ha interessato, in particolare, una cooperativa operante nel settore dell’edilizia e una società impegnata nel settore alimentare, soprattutto nella vendita di bevande e alcolici. Nel mirino dei militari, però, sono finiti anche un appartamento e due locali commerciali già sottoposti a sequestro preventivo, riconducibili tramite intestazioni fittizie a esponenti apicali del clan Polverino già condannati per associazione a delinquere di stampo mafioso. Il totale dei beni confiscati questa mattina dai carabinieri ammonterebbe a una somma complessiva di circa un milione di euro.
Le indagini hanno permesso agli inquirenti di evidenziare il legame tra le due società confiscate e tre affiliati al clan, i quali erano impegnati non soltanto nel gestire le aziende incriminate, ma provvedevano al riciclaggio di denaro sporco proveniente dalle attività estorsive e dal traffico di droga controllato dal sodalizio camorristico. Il denaro guadagnato illecitamente veniva così reimpiegato e reinvestito in attività imprenditoriali apparentemente “pulite”, rappresentando così un’ulteriore fonte di guadagno. Durante quest’estate ulteriori operazioni condotte dai carabinieri per disarticolare il clan Polverino avevano portato alla confisca di immobili per dieci milioni di euro e all’arresto di sedici affiliati alla famiglia camorristica maranese.

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